Il giorno 21 febbraio ci sarà un’ anteprima della seconda parte della XI Edizione di Jazz & Baccalà con un concerto di Sasà Mendoza con i Popularia ; special guest Antonio Onorato.
Appuntamento a Somma Vesuviana al Teatro Summarte (dinner alle 21 music dalle 22.15)
Un percorso musicale di musica Jazz mediterranea, che parte con Sasà Mendoza, pianista, fisarmonicista, compositore e arrangiatore, che vanta numerose collaborazioni con grandi artisti tra cui Enzo Gragnaniello, James senese, Rino Zurzolo, Napoli Centrale, Enzo De caro e Dario Fò. Mendoza aprirà il concerto con brani tratti dai suoi album Alba mediterranea, Sponde e Coprifuoco. I primi due dei cd citati sono stati pubblicati negli anni 90 e raccontano, in chiave jazz, i miti, le leggende e la magia della città di Napoli; un vero e proprio viaggio nel mediterraneo, attraverso contaminazioni di suoni e stili, fondendo ritmi musicali tipici del jazz con quelli della propria tradizione popolare. Coprifuoco è stato invece realizzato nel lungo periodo di lockdown e vede la partecipazione di numerosi amici musicisti napoletani.
Il concerto prosegue poi con l’inserimento di Antonio Onorato , chitarrista e compositore che ha una carriera artistica ultra-trentennale nel mondo della musica. La sua esperienza lo vede affacciarsi anche nell’ambito della world music con la pubblicazione di diversi album contaminati da varie culture del mondo e in ambito sinfonico-orchestrale con diversi lavori scritti per orchestra sinfonica. Musicista eclettico, spazia dal jazz-rock, alla world music, fino alla composizione per orchestra e vanta numerose collaborazioni tra cui quella di Toninho Horta e Pino Daniele. Antonio Onorato si esibirà in duo con Sasà Mendoza nell’esecuzione de Il Paradiso dei ricordi, un brano di Sasà Mendoza che fa parte dell’album Alzhaeimer Art Cafè, un cd del “Duo” dedicato agli ammalati di Alzheimer, ispirato dalla concezione della musica come strumento terapeutico, con la sua capacità di animare, stimolare ed emozionare. Altro brano in cui Antonio Onorato si esibirà con Sasà Mendoza e la sua band sarà Sognando Joe, un brano di Mendoza dedicato al suo amico musicista Joe Amoruso.
Apriranno la seconda parte del concerto I Popularia, gruppo storico che nasce nel 1980, e subito creano un interesse sia per il loro sound innovativo basato su strumenti a plettro quali mandolini, mandole etc., sia per le loro composizioni originali, che affondano le proprie radici nella musica partenopea, ma anche con forti influenze musicali che arrivano dai più importanti centri musicali mondiali come i paesi del mediterraneo, l’Africa e le Americhe, l’Europa. Tra le loro molteplici esibizioni, spicca quella del Festival jazz di Montreux nel 1983, con Pino Daniele, Tullio De Piscopo, ed esibendosi anche con Tony Esposito e Brian Auger. Tante le collaborazioni con artisti nazionali ed internazionali. Dal 1992 fanno anche parte dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore, ancora oggi in attività, con la quale da oltre 30 anni hanno realizzato tutta la discografia, e fatto tantissimi concerti nei migliori teatri e grandi locations in Italia e nel mondo
Roberto Ciscognetti – Batteria, Massimo Cecchetti – Basso e voce, Massimo Volpe – Piano, tastiere e voce, Michele Montefusco – Chitarre e voce, Peppe Sannino – Percussioni e voce, Salvatore Esposito – Mandolino.
Sul palco col Sasà Mendoza Quintet ci sarà la ritmica ormai storica di Sasà Mendoza, composta da Dario Spinelli al basso e Domenico De Marco alla batteria e due guests :Peppe Sannino alle percussioni e Michele Montefusco alle chitarre, due musicisti straordinari che vantano partecipazioni con artisti di fama mondiale tra cui l’orchestra Italiana di Renzo Arbore.
Jazz Neapolitan Paradise, che anticipa l’omonimo progetto ideato dallo stesso Sasà Mendoza e che vede l’adesione di tutto il gruppo dei Popularia insieme ad altri straordinario musicisti napoletani come Ernesto Vitolo, Marco Zurzolo, Antonio Onorato, Mario Castiglia ed Il Giardino dei Semplici.
“ In un momento storico musicalmente drammatico, in quanto la vera musica è quasi scomparsa, distrutta dalla mercificazione dell’industria musicale, che produce e propone un’antimusica, ovvero solo musica spazzatura, cioè il nulla, tale progetto, nel nome della buona musica – sostiene Mendoza – nasce dal dovere morale e da un’ esigenza che avverto fortemente di ridare alla musica la sua vera natura animica, la sua giusta connotazione e di ricostruirla col suo forte valore spirituale. In tal senso Sasà Mendoza ricorda e omaggia alcuni musicisti della tradizione partenopea e del panorama mondiale che non sono più tra noi, partendo da Joe Amoruso fino ad arrivare a Chick Corea, Lyle Mays e Joe Zavinul; un ponte tra la musica napoletana e quella internazionale: da Joe a Joe, da Joe Amoruso a Joe Zavinul, con l’intento anche di far conoscere la loro arte alle nuove generazioni.
Il Progetto Jazz Neapolitan Paradise
ha origine da un’esperienza onirica e spirituale di Sasà Mendoza, in cui “incontra” il suo amico Joe Amoruso, con il quale già in vita dialogava spesso su tematiche esoteriche e sulla relazione tra spiritualità e musica, scambiandosi esperienze personali. Questo sogno infatti, in cui Joe gli “indica” 4 note da cui trarre spunto, come a voler far rifermento alla “quarta via” di Georges Ivanovic Gurdjieff, oggetto frequente delle loro conversazioni, diventa fonte di ispirazione per il brano Sognando Joe, in cui hanno suonato grandi musicisti, che avevano un altrettanto forte legame con Joe e che con lui hanno condiviso per anni grandi palchi musicali, come Mario De Paola, Diego Imparato, Peppe Sannino, Ciccio Merolla, Tony Esposito, Antonio Onorato, Enzo Gragnaniello e James Senese. Ed è appunto da Sognando Joe che si sviluppa, come è stato detto, il progetto Jazz Neapolitan Paradise.
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