SANT’ANASTASIA. Intervista doppia al candidato sindaco Paolo Esposito appoggiato dalla coalizione Ncd- Udc, FI,Sc, e al suo braccio destro Annarita De Simone.
Quarant’anni di politica, Paolo Esposito classe 1955 medico chirurgo specializzato in pediatria, è il candidato sindaco del centro destra anastasiano nelle prossima tornata elettorale del 25 maggio. Annarita De Simone di professione ortopedico dipendente Asl Na3 sud, capolista della lista FI, già consigliere comunale nella consiliatura passata eletta con la maggioranza Esposito e passata poi sulle poltrone dell’opposizione.
-Qual’è la motivazione dell’intervista congiunta?
Paolo Esposito “ L’intervista è congiunta perché da quando è nata questa coalizione, abbiamo deciso che in caso di vittoria io sarò il sindaco e la dottoressa vice sindaco. Il messaggio che vogliamo lanciare è che c’è un identità d’intenti che parte già da adesso”.
Annarita De Simone “ Vogliamo essere trasparenti nei confronti dei cittadini. Un uomo e una donna che governano insieme è una novità assoluta”.
– Il curriculum politico?
Paolo Esposito “ I miei esordi sono iniziati nel ’75 nella Dc e dal 1985 sono consigliere comunale. Ho ricoperto la carica di assessore nella giunta Manno dal 1988 al 1990. Ho avuto esperienza di candidatura alla provincia con ottimi risultati ma senza successo. Durante la giunta Pone ho ricoperto la carica di vice sindaco e per due volte mi sono candidato a sindaco e ci riprovo ora con l’Udc.”
Annarita De Simone” Io sono stata sempre militante, prima nella Dc, poi FI successivamente Pdl e ancora una volta FI. Mi sono candidata per la prima volta nel 2010 sotto la bandiera del Pdl. Dopo circa un anno e mezzo il castello è crollato, il sindaco è uscito dal Pdl e noi coerentemente siamo passati all’opposizione. Questa coalizione rispecchia in pieno la nostra fede politica, io non sono cambiata stavo nel Pdl continuo ad essere in FI, che è da sempre la mia bandiera”.
– Le priorità?
Paolo Esposito “ Le priorità assolute sono le famiglie che stanno affrontando problematiche economiche e il mercato ortofrutticolo. Abbiamo avuto un incontro con gli operatori del settore e ho notato la volontà da parte loro di restare sul territorio. Il mercato ortofrutticolo di Sant’Anastasia non scomparirà. Inoltre, evitare gli sprechi perché bisogna avere il massimo rispetto per la spesa pubblica, in quanto sono i soldi dei cittadini”.
Annarita De Simone “Aiuti alle famiglie con disagio economico con un piccolo aiuto mensile”.
-Quanti candidati consiglieri ci sono nella coalizione che la sostiene e con quali criteri sono stati scelti?
Paolo Esposito” Hanno aderito con piacere quarantotto persone, ci sono i veterani, ci sono i nuovi e i giovani. Uno dei nostri compiti è quello di creare una nuova classe dirigente, i “nuovi” per crescere hanno bisogno dei veterani per governare altrimenti si va allo sbaraglio.”
Annarita De Simone “ Nella nostra lista abbiamo alcuni veterani che hanno già partecipato alle elezioni sotto il simbolo di FI e poi ci sono molti giovani che si affacciano per la prima volta animati soprattutto per il bene del paese”.
-Perché gli anastasiani dovrebbero scegliervi?
Paolo Esposito “Abbiamo a cuore i problemi del paese. Scegliamo la concretezza non l’apparire per questo ci devono votare.”
Annarita De Simone “Perché con la presentazione delle liste si sono delineati alcuni schieramenti ben definiti. C’è uno schieramento in particolare composto da persone animate solo dalla presa di potere e gruppi d’interesse. Poi c’è la sinistra che ha un suo zoccolo duro che vota sempre lo stesso partito, poi ci siamo noi di centrodestra che abbiamo idee che meglio interpretano il territorio anastasiano”.
– Che posizione prendereste, in merito alla zona rossa?
Paolo Esposito “ La zona rossa è una legge dello Stato proposta e studiata da scienziati, e significa riduzione della densità abitativa. Nelle aree sottoposte a questi vincoli si può fare di tutto, quello che è venuto a mancare però sono stati i passaggi successivi come l’attuazione delle vie di fughe e le compensazioni. Bisogna affrontare anche il problema dei condoni edilizi, molta gente è stata ingannata”.
Annarita De Simone “Io non posso pensare che ieri Sant’Anastasia era uno dei paesi più ricchi e vivaci del vesuviano e che oggi sia penalizzato dalla legge 21 della zona rossa. Noi non siamo per la cementificazione o l’abusivismo edilizio. La zona rossa penalizza lo sviluppo economico del paese che noi vorremmo rivitalizzare”.
– Avete intenzione di fare delle pressioni all’Ente parco per la riqualificazione del versante anastasiano del monte Somma?
Paolo Esposito “ L’area Parco non può essere una zona sottoposta solo a veti, bisogna trovare un’intesa con l’Ente perché lì si può investire per attività turistiche. Bisogna trovare solo il modo, i tempi e la possibilità di finanziare determinate progettualità.”
Annarita De Simone “ Ho presentato un progetto di un architetto di giardini per lo sviluppo della zona della fontana dell’Olivella. Un progetto di un parco arboreo dove era presente una struttura per un teatro all’aperto, un laghetto artificiale”.
-Propositi nei confronti delle fasce deboli?
Paolo Esposito “Ristrutturazione del centro Liguori che sarà potenziato e riqualificato, aggiungeremo ai fondi dell’ambito anche fondi comunali. Per gli anziani, loro sono la nostra memoria storica quindi c’è ne dobbiamo occupare. Inoltre introdurre la figura del psicologo sociale”.
Annarita De Simone “Ho sostenuto l’apertura dello sportello antiviolenza per le donne. La regione ha finanziato un progetto di circa 49mila euro da dividere tra Sant’Anastasia e Pomigliano d’Arco relativo alle strutture dedicate alle donne vittime di violenza. In supporto ai portatori di handicap, nei primi cento giorni ci sarà l’abbattimento delle barriere architettoniche”.
– I punti fondamentali del vostro programma?
Paolo Esposito “Lo sviluppo socio-economico delle periferie. L’unica opera pubblica fatta in quelle zone è la scuola del ponte di ferro, partita con Enzo Iervolino e completata con l’amministrazione Pone. Abbiamo pensato che alcuni proprietari terrieri potranno investire i loro beni in strutture sportive o in agriturismi. Inoltre bisogna assicurare anche la sicurezza e l’incolumità di chi vive in quelle zone. Un altro punto fondamentale è il potenziamento dell’isola ecologica, che doveva essere pronta già quattro anni fa”.
Annarita De Simone “Riqualificazione delle periferie, è inammissibile che ad oggi ci sono delle strade che mancano dei servizi primari come fogne ed illuminazione quindi c’è bisogno di una ristrutturazione urbanistica completa”.
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