Sequestrate le due scatole nere dei convogli del treno della Circumvesuviana coinvolto nell’incidente che il 30 agosto a Somma Vesuviana è costato la vita a due donne. I carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna si son recati presso le officine meccaniche dell’azienda di trasporti a Corso Garibaldi a Napoli, per sequestrare le due “memorie” del treno, ed hanno parlato a lungo con alcuni tecnici. Un provvedimento adottato nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura di Nola per determinare eventuali responsabilità nella morte delle due sorelle Maria e Grazia Annunziata, 58 e 53 anni di residenti ad Ottaviano e Somma Vesuviana travolte da un treno mentre erano in auto. L’inchiesta è affidata ai militari di Castello di Cisterna e coordinata dal pm Carla Bianco, che ha anche incarico un tecnico per una perizia sul treno. Nel frattempo anche la famiglia Annunziata si è mossa, dopo aver nominato un tecnico di fiducia, l’ingegnere elettronico Angelo Prisco, hanno presentato richiesta per accedere agli atti dell’inchiesta, atti che al momento però non gli sono stati ancora forniti. Un drammatico incidente, quello avvenuto in traversa Persici, che ha portato ad una serie di riflessioni. Primi fra tutti a chiedere interventi riguardo i passaggi a livello senza barriere, sono stati i sindacalisti. “I tragici incidenti ferroviari del 30 agosto scorso impongono una serie di riflessioni e considerazioni”, spiega l’organizzazione sindacale Or.S.A., settore ferrovie, “al di là delle responsabilità del momento, che la magistratura provvederà a dimostrare, abbiamo politica, istituzioni ed aziende che hanno la responsabilità morali di quei morti. I passaggi a livello SOA (coi soli Segnalatori Ottico Acustici, preceduti lato strada dalle Croci di Sant’Andrea) sono a norma di legge, ma avevano un senso quando venivano installati su strade poco più che poderali. L’attuale conurbazione di comuni serviti dalle linee della Circumvesuviana, ha reso questi impianti insufficienti alla mole di traffico che li attraversa e, anche se ancora rispettano la legge, essi di fatto sono pericolosi e potenzialmente causa d’incidenti, come la realtà ci ha, ancora una volta, dimostrato. Il sindacato Or.S.A. può produrre un’enorme mole di documenti in cui mette al corrente tutte le istituzioni (Prefetture, Aziende, ASL, Assessorati vari, USTIF e Ministero dei Trasporti) della potenziale pericolosità di questi impianti, dell’inadeguatezza del regolamento ferroviario in caso di guasti o malfunzionamenti dei passaggi a livello e dell’inadeguatezza delle procedure di sicurezza della Circumvesuviana, ma non c’è stata nessuna risposta positiva, nel senso che nessuna iniziativa è stata presa per far cessare queste situazioni di rischio per la vita e la salute dei cittadini, dei viaggiatori e dei lavoratori. I passaggi a livello sulle reti ferroviarie aumentano lo stress di chi è alla guida di treni, figuriamoci quelli non dotati di barriere, in cui può accadere di tutto, i lavoratori vengono quotidianamente e ripetutamente sottoposti a queste situazioni altamente usuranti, di questo non si è parlato e scritto nei giorni scorsi, eppure, quando sono stati proclamati gli scioperi aventi come tema il miglioramento delle condizioni di sicurezza degl’impianti ferroviari, nessuno dei cittadini, o dei sindaci nei comuni interessati ha detto nulla, tranne però lamentarsi della protesta dei lavoratori, e ci sono voluti, purtroppo i morti, perché l’opinione pubblica e la politica si accorgesse del problema”.
DA METROPOLIS DEL 13 SETTEMBRE
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