mercoledì 2 Ottobre 2024
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Incendio cereria: Fare chiarezza sul disastro ambientale. Lettera aperta al Sindaco di Saviano da Rifiutarsi e altre associazioni.

SAVIANO. Domenica 14 Luglio 2013 nell’Area PIP di Saviano, al confine con il comune di Nola, si è sviluppato un incendio di enormi proporzioni. L’incendio ha richiesto l’intervento sul posto di 16 squadre dei Vigili del Fuoco con oltre 50 uomini, mezzi speciali e supporto aereo.

Distrutto il capannone industriale sede delle seguenti 8 aziende:
l. Cereria Nappi Carlo (produzione e lavorazione delle cere);
2. United States Business S.r.l (generazione di cartucce di toner);
3. M.T. – Gaya S.r.l. (lavorazione infissi);
4. Idrotubi S.p.A. (commercio di tubi);
5. Sielte S.p.A. (deposito di materiali elettronici);
6. Associazione Villaggio Creativo(studio fotografico);
7. Tirrenia Logistica (deposito di merci varie);
8. Alba Dolciaria S.r.l. (uffici azienda dolciaria Basile).

Risultano gravemente danneggiati dall’incendio le aziende: Cereria Nappi Carlo, United States Business S.r.l, M.T. – Gaya S.r.l; Idrotubi S.p.A. e Sielte S.p.A. (deposito di materiali elettronici). Colpite, ma in maniera minore, anche le restanti 3 aziende.

L’incendio dura 2 giorni ed è tutt’ora sotto controllo visto la continua presenza di focolai ed esalazioni velenose che vengono rilasciate nell’aria.

Inoltre, se di giorno i fumi vengono dispersi dai venti. Di sera, l’umidità schiaccia a terra i vapori tossici creando una cappa che avvolge tutta l’area obbligando le persone del quartiere a restare chiusi in casa per tutta la notte. Tra gli abitanti della zona si è anche registrato un caso di intossicazione a causa delle inalazioni dei fumi della nube tossica.

Nessun esponente del Comune di Saviano o del Comune di Nola ha dato fino ad oggi indicazioni alla popolazione della zona su come comportarsi.

L’Arpac inteviene il 14 luglio effettuando delle analisi sulla tossicità dei fumi usando la strumentazione del Nucleo BCR dei Vigili del Fuoco. I risultati escludono condizioni di criticità o di pericolo immediato per l’aria ma non si accenna all’eventualità di danni o meno a medio e lungo termine.

Questi i fatti. Queste, invece, le parole del Sindaco di Saviano, Medico e Oncologo, Carmine Sommese(¹) rilasciate il 15 luglio:
“L’Arpac ci ha assicurato che essendosi incendiate citronella ed altri prodotti per fare le candele, non ci sono rischi per la popolazione né ci sono state ricadute nei CAMPI INTORNO”.

Data la gravità di tali dichiarazioni, in evidente contraddizione con la relazione dell’Arpac dove nelle relazioni del 15 e 16 luglio non si parla MAI di analisi del suolo, il gruppo Rifiutarsi e l’associazione Città Viva appoggiano e condividono l’iniziativa dell’associazione La Terra dei Fuochi e invita a fare altrettanto alle associazioni del nolano come il ForumAmbiente Area Nolana, Forum Per Saviano, RiZe Up, Lista Civica Tufino, FrasTuono e tutte le altre associazioni e comitati interessati.

In particolare, invitiamo tutti i cittadini che vogliano indicazioni precise su come tutelare la propria salute a chiedere spiegazioni direttamente al Sindaco di Saviano inoltrando la successiva lettera al seguente indirizzo mail: ufficiostampa.saviano@asmepec.it


Caro SINDACO Carmine Sommese,
1. Ammesso che si è “… incendiata citronella e altri prodotti per candele…” ( ? ) QUALI ?!?
2. Considerato che la dose determina la tossicità. Quanta “citronella” è andata in fumo ieri ( ? )
3. Se l’Arpac(²) non ha ancora ultimato le analisi al suolo, come ha fatto lei a dichiarare che non ci sono ricadute sui campi ( ? )
4. Visto quanto sopra. Può anche dirci. Così. Pura curiosità. Dove ha conseguito la sua laurea in Medicina ( ?? )

Grazie per le cortesi risposte,
“La Terra dei Fuochi”
“Rifiutarsi”
“Citta Viva”

Rifiutarsi

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