sabato 2 Novembre 2024
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Incendio cereria, a 3 settimane dal rogo e fumi tossici ancora silenzio dai sindaci interessati. Rifiutarsi: Imbavagliati e ignorati.

NOLA. Tra l’incontro di martedì 30 luglio dei cittadini con il Sindaco di Nola Geremia BIANCARDI e il Consiglio Straordinario del Comune di Nola del 1 Agosto, abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione di come le Amministrazioni Locali brancolino ancora in modo confuso tra i fumi dell’incendio del capannone industriale di Basile.

È ormai evidente che dopo 3 settimane, ad oggi, non si conoscono le conseguenze dell’incendio del 14 luglio a Saviano. Infatti, dopo più di 3 settimane, ancora non siamo riusciti a capire con certezza se noi cittadini corriamo o meno dei rischi per la nostra salute.

Giovedì scorso, il presidente del Consiglio Comunale Francesco PIZZELLA ha impedito l’esame della mozione sull’incendio presentata dal gruppo consiliare di Città Viva, addirittura richiedendo e ottenendo l’intervento della polizia (seduta consiliare visibile integralmente nel video http://youtu.be/wGbDF0qHyMY). A colpire soprattutto l’arroganza e la prepotenza espressa da alcuni consiglieri di maggioranza nei confronti del consigliere di Città Viva Chiara RUOCCO, unica a porre al centro della discussione del Consiglio Comunale la vicenda dell’incendio.

Il Sindaco di Nola ha ripetuto nuovamente lo stesso noioso mantra attendista del Sindaco di Saviano Carmine SOMMESE: “bisogna aspettare i risultati delle analisi dell’Arpac”, “l’Arpac dice che domenica 14 e lunedì 15 non c’era pericolo”, “forse dobbiamo fare delle ulteriori analisi insieme agli altri Comuni” e così via. Inoltre, durante l’incontro di martedì 30 Biancardi si è mostrato più volte nervoso e aggressivo nei confronti dei presenti che non hanno fatto altro che mettere sul tavolo delle semplici osservazioni sulla relazione dell’Arpac. Una relazione che fa acqua in molti punti, piena di contraddizioni e superficialità.

Ce ne siamo resi conto noi che siamo dei semplici cittadini, come mai non se ne sono resi conto loro, i nostri amministratori, che sono certamente più abituati di noi a leggere “carte e cartuscelle” e a metterne in rilievo i punti critici ?

L’impressione è che sia Biancardi e sia Sommese continuino a non prendere decisioni importanti, perpetuando il loro atteggiamento attendista chissà per quanto tempo ancora. Ci hanno detto di lavare in modo attento con acqua frutta e verdura. Ma lo sapete che con una nube tossica di quelle dimensioni e caratteristiche, queste precauzioni potrebbero non bastare ?

Infine, la proposta fatta dal Sindaco di Nola di autotassarci noi cittadini in prima persona per finanziare delle controanalisi ha semplicemente dell’assurdo. Non ci si può sempre trincerare dietro la scusa della “esigua disponibilità di risorse comunali”. Se non sapete gestire i fondi pubblici comunali, forse l’incarico che ricoprite non è fatto per voi.

E prima di sentirsi recitare in risposta sempre il solito ritornello dello “state strumentalizzando”, “state facendo demagogia” o chissà quale altra sciocchezza ancora, cari Sindaci tenete bene a mente che qui non si tratta di politica o di qualche altro machiavellico sotterfugio. Chi afferma questo o è in malafede o è un incapace. Qui si tratta di salute, del nostro diritto fondamentale di vivere in un ambiente salubre. Diritto che ci state negando da anni.

A tal proposito, i residenti della Polveriera e di Nola, Saviano, San Vitaliano e Scisciano si apprestano a protocollare, nei 4 comuni interessati dalle conseguenze dell’incendio, centinaia di firme di cittadini che chiedono ai loro Sindaci una versione ufficiale dell’accaduto e delle urgenti contro analisi sui terreni e i prodotti agricoli coinvolti dalla ricaduta del particolato della nube tossica.

Ecco il link del video:
https://www.facebook.com/photo.php?v=610330452320983&set=vb.371677006186330&type=2&theater

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