domenica 24 Novembre 2024
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In viaggio da Nola a Policastro disabile non può scendere dal treno. Urraro: «Faremo battaglia di civiltà»

Nola. La disavventura di Dante, 56enne diversamente abile paraplegico originario di Nola, è giunta fino a Roma, tanto che il senatore Francesco Urraro ha deciso di fare un’interrogazione parlamentare facendo scendere in campo due ministeri, quello per le Disabilità e del MIT (Trasporti). Un racconto, quello fatto dalla sorella di Dante, che suscita tanta amarezza e indignazione, come dimostrano i commenti al post denuncia scritto nel gruppo Facebook “Noi che amiamo Nola”. Dante è nato con una disabilità, in seguito però ad un’altra malattia ha perso quasi del tutto la vista. Ha un sogno, quello di viaggiare in treno e ritornare al mare anche perchè ormai i “ciuf ciuf” riesce solo ad ascoltarli dalla sua casa Nolana. Il suo desiderio è cosi grande che la sorella decide di realizzarlo. E quì l’inizio dell’ odissea. Come ci racconta la donna, iniziano le ricerce per trovare le stazioni dotate di “sale blu” ossia “punti nevralgici di un sistema di accoglienza e organizzazione” per le persone diversamente abili o con difficoltà nel deambulare che in teoria dovrebbero essere presenti in tutte le stazioni del mondo. In teoria. La destinazione scelta è Policastro, ma a ricerca iniziata la sorella di Dante scopre che la stazione più vicina con questo servizio si troverebbe a Caserta. La donna però non si perde d’animo avverte la Protezione Civile del posto che subito si rende disponibile ad allestire una pedana mobile per far entrare la sedia rotelle nel treno in partenza da Nola. Nel frattempo contatta tramite email la stazione di Salerno, dotata anch’essa di “sala blu”, le viene risposto però che se vuole usufruire del servizio deve arrivare con mezzi propri. La sorella del 56enne continua a non perdersi d’animo e quindi decide di prendere un diretto per Policastro Busentino onde evitare ritardi o inconvenienti e perchè gli viene anche riferito che lì non ci sono gradini ad attenderli. Dante, sua sorella e una seconda accompagnatrice, aiutati dai volontari della Protezione Civile ANVVFC di Nola finalmente il 3 luglio partono per Policastro. Dopo un viaggio di tre ore “in piedi” per le due accompagnatrici di Dante, perchè la carrozzina è “ingombrante” e quindi deve esser messa dove è presente un po’ più di spazio, c’è l’amara sorpresa al loro arrivo a Policastro. Giunti nella stazione della località balneare Dante non può scendere perchè i gradini sono alti. Dopo un’ora di attesa viene consigliato ai tre viaggiatori di scendere a Sapri dove avrebbero potuto trovare la giusta assistenza. Giunti nella seconda località balneare la stessa amara sorpresa, la pedana mobile è assente e i gradini per scendere dal treno sono alti. A questo punto, la donna scoppia in un pianto a dirotto, suo fratello non può scendere dal treno e come lei stessa ci racconta non sa come spiegargli l’accaduto. Ma gli angeli esistono e talvolta portano anche una divisa blu, Dante viene aiutato dai poliziotti e dal personale delle ferrovie a scendere dal treno. Una dipendente, come ci racconta la donna, chiude la biglietteria per fornire loro acqua e biscotti. Lo stesso direttore della stazione mette a disposizione una navetta per condurre Dante e le sue due accompagnatrici a Policastro dove ad attenderlo c’è l’ “agognato” mare. Una storia che oggi pesa come un macigno sulla civiltà che diciamo di aver raggiunto, ed è impensabile che una persona diversamente abile sia ancora ostacolata dalle barriere architettoniche che gravano sulla normale quotidianità di un essere umano. Venuto a conoscenza dell’accaduto il senatore Francesco Urraro ha deciso di condurre una battaglia di civiltà in nome di tutti coloro ai quali non è permesso vivere una vita normale: «Verifiche immediate sia sulla vicenda del povero Dante che su tutte le stazioni, in particolare quelle dei nostri territori – commenta il senatore Vesuviano – non mi risultano stazioni “raso terra” e senza barriere architettoniche. É inconcepibile che da Nola la prima sala blu la troviamo a Salerno. Si pregiudicano i diritti fondamentali delle persone con disabilità. Ho attivato all’ufficio legislativo un’ interrogazione parlamentare al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per avere dei chiarimenti. Il caso di Dante ha messo a nudo delle criticità assurde e per questo abbiamo chiamato in causa il Governo affinchè venga fatta chiarezza sull’intera vicenda nell’interesse di tutti. Non esistono cittadini di serie A o B. Bisogna difendere i diritti delle fasce deboli, questa è la mia priorità». Naturalmente con il senatore Urraro ci siamo ripromessi di seguire l’evolversi della vicenda e delle iniziative parlamentari che seguiranno.

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