Nola. Domani, 16 giugno, davanti al GUP del Tribunale di Nola Critelli sara’ celebrata l’udienza preliminare che vede imputati due soggetti con la accusa di rapina aggravata e tentata estorsione nei confronti di Andrea D’Alia, avvocato civilista del Foro di Nola.
Nel novembre del 2019 due persone, armate di pistola, si portarono allo studio del professionista, lo aggrediscono, distrussero il suo computer e portarono via il suo telefonino cellulare sperando con la loro azione criminale di farlo desistere dal perseverare una azione giudiziaria in un giudizio civile in cui loro erano convenuti.
Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Nola nella seduta dell’ 11 giugno decideva di costituirsi parte civile nell’instaurando procedimento penale.
«Tutta l’Unione regionale degli Ordini forensi della Campania esprime massima solidarietà al collega Andrea d’Alia, e con esso all’intero Foro di Nola, per la violenta aggressione subita
all’interno del proprio studio legale e confidiamo nell’operato della Magistratura al fine di,
valutati gli elementi a disposizione, raggiungere la corretta pronuncia», dice l’avvocato penalista Arcangelo Urraro, segretario dell’Unione regionale degli Ordini forensi della Campania e
consigliere dell’Ordine di Nola “La tutela dell’avvocato – continua – passa anche attraverso un rafforzamento del ruolo sociale che lo stesso ricopre nella gestione di delicati problemi con la conseguente, inevitabile, esposizione personale del singolo professionista. Tale ruolo non deve essere mai considerato privo di adeguata professionalità e, quindi, di necessaria tutela da parte delle rappresentanze istituzionali dell’Avvocatura. Noi ci siamo”. Ma la solidarietà giunge anche dall’Unione Regionale degli Ordini Forensi delia Campania è insieme a]
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola.
“L’Avvocato, nel suo ruolo di mediatore di conflitti sociali, porta avanti
le istanze di giustizia della parte che egli rappresenta e non può
essere coartato in alcun modo nelle sue determinazioni”, scrivono in una nota Gennaro Torrese (presidente unione regionale consigli degli ordini della Campania) e il segretario Arcangelo Urraro.
“AI medesimo, proprio per il suo ruolo di rappresentanza e di tutela”, concludono, “devono essere accordati dall’ordinamento tutte le più adeguate tutele che si concretano in forme preventive di dissuasione e successive di repressione di tali illeciti comportamenti da sanzionare severamente”.
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