venerdì 20 Settembre 2024
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In Consiglio l’acquisizione del Palazzo Baronale

DA METROPOLIS DEL 3 MARZO
Pomigliano d’Arco. L’acquisizione del Palazzo Baronale, situato alla sinistra del Municipio, nell’omonima piazza, sarà uno dei punti all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Pomigliano d’Arco. Nello specifico, nella riunione che si terrà il prossimo venerdì mattina, i consiglieri dovranno discutere dell’esecuzione di una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale depositata lo scorso mese di gennaio. Il giudizio, che ha come protagonisti i proprietari di alcune parti dell’antico palazzo baronale ed il Comune ripercorre tutte le tappe del processo che si dovrebbe concludere a breve con l’acquisizione dell’immobile. Una vicenda fatta di sentenze e di ricorsi cominciata quando nel 1980 il sisma colpì la Campania. L’edificio, sottoposto a vincolo, subì gravi danni strutturali in seguito al terremoto e questo spinse i proprietari a presentare al Comune una domanda di contributo. L’Amministrazione, nel 1996, diede parere favore alla ristrutturazione dell’immobile e dichiarò la volontà di acquisire l’edificio. L’accordo sulla cessione, però, non venne raggiunto ed i proprietari revocarono la delega ad eseguire i lavori di restauro chiedendo l’erogazione di un contributo. Per attuare il recupero del palazzo, tre anni dopo , con un decreto sindacale, il Comune dispose l’occupazione delle particelle dei proprietari fornendone il valore di pubblica utilità. Superati i termini per l’occupazione, nel 2004 l’Amministrazione non predispose l’esproprio per pubblica utilità e, dunque, i proprietari presentarono ricorso al Tar. Nel 2007 tale ricorso venne accolto, ed il Comune è stato condannato al risarcimento dei danni. Nello stesso anno, l’ente dispose acquisizione coattiva dell’immobile tramite decreto dirigenziale, ma anche quest’atto è stato impugnato dai proprietari.
Nel 2009 il Tar si è espresso annullando il decreto e condannando il comune alla restituzione dei beni ed al risarcimento danni. Nel frattempo, l’Amministrazione aveva provveduto ad allestire nei locali del palazzo un laboratorio multimediale che non è mai stato utilizzato. Nonostante il tribunale nell’ultima sentenza avesse riconosciuto al Comune la facoltà di acquisire gli immobili, non ha mai provveduto a rispettare quanto stabilito ed i proprietari nel marzo del 2010 hanno diffidato l’ente ed hanno chiesto la nomina di un commissario ad acta. Venerdì si discuterà dell’esecuzione dell’ultima sentenza che, in primis ordina al Comune di provvedere all’esecuzione della sentenza del 2009, e poi di provvedere al pagamento delle spese legali. Intanto il laboratorio e le sale rimangono pronte per l’utilizzo ed i cittadini si augurano che, quanto prima, il palazzo possa essere riconsegnato alla città.

Nicoletta Romano

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