Sodano e i consiglieri che lo sostengono, dopo aver votato l’inversione dell’ordine del giorno dei lavori del Consiglio, inversione che i consiglieri del PD hanno contestato evidenziando che la richiesta di inversione era la prova evidente della non volontà a discutere l’argomento rifiuti, hanno approvato una serie di debiti fuori bilancio che evidentemente gli stavano particolarmente a cuore e subito dopo ha abbandonato i lavori, unitamente al Sindaco, lasciando in aula i consiglieri di opposizione e qualche consigliere di maggioranza.
Nonostante le continue proteste dell’opposizione, la contrarietà manifestata a suo tempo dalla Provincia a cui spettava la competenza in materia, la denuncia di irregolarità e l’assenza di copertura finanziaria segnalata dal collegio dei revisori dei conti, la maggioranza di Sodano, per motivi che francamente restano oscuri, insiste nel portare a termine una gara che comporterà per i cittadini un aumento della tassa rifiuti tra il 35% ed il 40% senza alcun miglioramento del servizio.
I fatti degli ultimi mesi, che hanno visto il ricorso al TAR dell’unica ditta partecipante alla gara prima esclusa e poi riammessa, hanno aggravato ulteriormente le responsabilità dell’amministrazione in carica. Basti pensare che l’incarico al legale che avrebbe dovuto opporsi per conto del comune al ricorso presentato dalla ditta è stato conferito appena il giorno prima dell’udienza.
“Dopo che il capogruppo della PDL, aveva assicurato, a seguito del nostro intervento di opposizione alla richiesta di inversione, che il suo gruppo sarebbe rimasto in aula per discutere tutti i punti all’ordine del giorno, è incredibile quanto accaduto. Si chiedono chiarimenti su una vicenda, che a Noi e a diversi consiglieri di maggioranza è sembrata assurda fin dall’origine, che comporterà un immotivato aumento della tassa rifiuti a carico dei cittadini, che espone gli stessi amministratori ed i funzionari coinvolti a pesanti responsabilità amministrative e contabili, e il Sindaco con i suoi consiglieri fedelissimi scappano dal Consiglio per non parlarne” commentano amareggiati Vincenzo Esposito e Sebastiano Sorrentino che si rammarica anche dal fatto che sempre nel corso dell’ultimo consiglio per la terza volta la maggioranza ha evitato di rispondere alle sue richieste di chiarimento su quanto accade nel comparto 219.
“Da quando si è insediata questa amministrazione con ripetute interrogazioni ho denunciato che il comune con i soldi dei cittadini paga per il comparto 219 centomila euro di energia elettrica all’anno quando ne dovrebbe pagare solo poche migliaia di euro per il funzionamento degli ascensori ed incassa poco più di diecimila euro di fitti dagli occupanti degli appartamenti della 219 a fronte dei circa duecentomila che ne dovrebbe incassare.
L’amministrazione ha sempre ignorato le mie richieste, esponendo con la sua inerzia anche in questo caso amministratori e funzionari ad evidenti responsabilità contabili che potranno essere perseguite dalla corte dei conti” spiega il consigliere PD.
Anche il PD provinciale sta seguendo le vicende mariglianesi con estrema attenzione e preoccupazione. “Alcuni giorni fa il sindaco si era definito allibito per le nostre osservazioni al puc, noi invece siamo sconcertati, come i cittadini di Marigliano, dal fatto che un membro della sua maggioranza debba presentare un’interrogazione urgente per avere chiarimenti sul contestato appalto cittadino per lo smaltimento dei rifiuti e che lui e quel che rimane della sua maggioranza per non darli facciano mancare il numero legale oppure che di fronte ad un documento della corte dei conti che chiede chiarimenti che riguardano anche l’eventuale responsabilità oggettiva del consiglio comunale, e quindi del consesso che rappresenta tutti i cittadini lo si trasformi in un atto da segretare come se fosse una vicenda personale del sindaco e della sua giunta. Se non fosse vero e grave sarebbe sicuramente comico” constata il presidente provinciale del PD Massimiliano Manfredi.
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