Basta stereotipi da Fortapàsc”: il primo cittadino difende l’immagine della città contro le rappresentazioni parziali
Il sindaco di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo, ha espresso la sua indignazione verso l’accostamento della città alla criminalità e al degrado, un tema tornato alla ribalta con l’ultima puntata della fiction “Vincenzo Malinconico – avvocato d’insuccesso”, trasmessa su Rai Uno. “È inaccettabile che la città di Torre Annunziata venga sempre accostata al degrado e alla camorra. Ho scritto alla produzione di Rai Fiction per stigmatizzare l’accaduto e pretendere le scuse. Torre Annunziata merita rispetto”, ha dichiarato il sindaco con fermezza.
Nel corso dell’ultima puntata della fiction “Vincenzo Malinconico – avvocato d’insuccesso”, andata in onda su Rai Uno, e seguita da milioni di spettatori, la città di Torre Annunziata è stata accostata alla droga e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Un accostamento grave che lede l’immagine di una città intera.
Questa non è la prima volta che Torre Annunziata viene rappresentata in modo distorto. Nel film “Fortapàsc” di Marco Risi, la città era stata descritta come un centro della camorra, trascurando le sue complessità e le sfumature storiche. Anche nella recente fiction, la città è stata citata come luogo di spaccio di droga, un accostamento che il sindaco Cuccurullo considera grave. In campagna elettorale, aveva già affermato che “Torre Annunziata non è nemmeno Fortapàsc”, sottolineando come queste rappresentazioni danneggino l’immagine dell’intera comunità dove, al contrario, “tra i cittadini e nel mondo dell’associazionismo ci sono tante realtà dinamiche.”
“È grave che in una produzione nazionale, che gode anche del patrocinio del Ministero della Cultura Direzione Generale cinema e audiovisivo, si scada in un luogo comune banale, falso e vergognoso”, ha continuato Cuccurullo. “Torre Annunziata è una città che merita rispetto. Nel corso degli anni è stata relegata in un cono d’ombra dal quale sta provando nell’ultimo periodo faticosamente a uscire. Ci sono difficoltà certo, come ci sono in tante altre città non solo dell’area, ma dell’intera provincia di Napoli.”
Gli stereotipi legati alla camorra hanno spesso offuscato le realtà di città come Torre Annunziata, riducendole a semplici scenari di criminalità. Queste rappresentazioni non tengono conto delle tante persone operose e oneste, delle ricchezze del territorio e degli elementi positivi. “Non è accettabile che venga usato con tale superficialità il nome di una città, qualunque essa sia, all’interno di una produzione che va in onda sulla TV di Stato. Mai possibile che nessuno tra sceneggiatori, autori e produttori, abbia pensato che quella battuta potesse risultare offensiva e ingiusta nei confronti di un’intera comunità?” si chiede Cuccurullo.
Il sindaco ha invitato pubblicamente i produttori e gli sceneggiatori della fiction a trascorrere una giornata a Torre Annunziata per scoprire una città accogliente, parte di un territorio unico al mondo, ricco di attrattori ambientali, culturali, archeologici ed enogastronomici. Cuccurullo spera che un contatto diretto possa modificare queste percezioni superficiali e promuovere una rappresentazione più autentica e rispettosa della sua città.
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