DA METROPOLIS DEL 6 LUGLIO
Nola. “Il sacrificio di Gaetano è come quello di Gesù, se il tuo sangue Gaetano, come quello di Cristo, sarà servito affinchè nel mondo non ci siano più conflitti, che tu sia benedetto oggi e sempre”. Commovente l’omelia del vescovo Beniamino dePalma nell’accompagnare nell’ultimo viaggio il caporal maggiore capo Gaetano Tuccillo. Un’omelia nella quale Gaetano è stato accostato alla figura del Signore per la sua bontà ed i suoi valori. “Questo spargimento di sangue sta creando tanta sofferenza alle nostre famiglie”, ha continuato il vescovo, “ci sarà qualcuno pronto ad ascoltare le grida delle gente, quel qualcuno si chiama Dio, che la guerra non l’ha mai voluta. Perchè la guerra è frutto dell’egoismo, la guerra è frutto della cattiveria dell’uomo, è frutto della sua stoltezza. Davanti a questa salma l’unico atteggiamento è il silenzio, anche per rispetto ai genitori, alla moglie, alle sorelle, non abbiamo parole, nel silenzio anche loro possono ricordare Gaetano, L’unica parola che serve è quella di Dio. Quella parola è eccezionale, in questo momento Gaetano non è qui con noi è salito al cielo con Dio, vede Dio faccia a faccia. Gaetano voleva vivere una vita senza fine è quello che Dio gli ha dato. Le bombe lo hanno colpito nel fisico, ma non hanno distrutto la sua esistenza. Gli uomini gli hanno fatto violenza Dio oggi gli ha reso giustizia. Era credente, la fede era la sua forza, si può vivere una vita intera senza aver fatto nulla, lui aveva 29 anni ed aveva vissuto intensamente. Educato dalla famiglia, dalla parrocchia, dagli scout, aveva assimilato i valori della giustizia e della pace, e vale la pena di credere in questi valori perchè si lascia una scia che vivrà per sempre. Questo territorio ci fa spesso rammaricare dei nostri giovani, e poi abbiamo Gaetano che ci ricorda tanti valori positivi, che con il suo sacrificio diventerà testimone di bene. Gaetano è un modello riuscito”. Durante la messa funebre anche il sindaco di Nola, Geremia Biancardi ha voluto dire qualche parola. “Il sacrificio del Caporal Maggiore è quello dei nostri soldati che lo hanno preceduto; sono tutti vittime innocenti e meritano di essere onorati come martiri. Gaetano Tuccillo è un eroe. Un eroe moderno, da indicare ai giovani e a tutti noi, non il divo, come pensavano gli antichi greci, ma colui che compie il suo dovere, fino in fondo, per la propria famiglia, per la Patria e per la Libertà. La moglie, i genitori, i parenti e gli amici non lo vedranno più, ma lo porteranno, anzi, lo porteremo, tutti, sempre nel cuore”.
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