Sant’Anastasia. Tanti privilegi per l’azienda e i dirigenti, poca attenzione agli utenti. E’ quello che da sempre i cittadini sottolineano riguardo la Gori, la società che si occupa della gestione delle risorse idriche.
Adesso a sostenere la tesi anche il presidente del consiglio di Sant’Anastasia Mario Gifuni. “Invece di penalizzare sempre i cittadini cominciassero a diminuire i costi”, spiega Gifuni, “Abbiamo cominciato ad analizzare le bollette anomale che arrivano agli utenti, abbiamo trovato la voce ‘fondo di perequazione’ e essendo capillari ci siamo fatti spiegare che serve a finanziare le opere di ricostruzione dopo il terremoto in Emilia Romagna. Poi c’è la voce riguardante l’anticipo sui consumi, che è stata anche aumentata. Riteniamo sia ingiusto stornare quello che è stato dato in anticipo negli anni precedenti, sarebbe più congruo eliminare alcuni sprechi fatti dal neopresidente Amedeo Laboccetta che ha preso in fitto una nuova sede a Napoli e viaggia con un Suv con tanto di autista, potrebbe usare un’auto a metano e usufruire degli uffici che si trovano ad Ercolano senza creare costi aggiuntivi per i cittadini. Nelle bollette continuano a mettere spese per depurazione e fognatura eppure i servizi non ci sono. Stiamo sfidando un gigante, ma crediamo nell’acqua come bene comune, i sindaci dovrebbero interessarsi di più a questo argomento. Per me l’acqua è vita, faccio allora appello al neo presidente della Regione, De Luca, per fare chiarezza anche sulle partite pregresse che sono ferme al 9 maggio da allora non si è data più alcuna comunicazione rispetto a quanto deve avvenire. Ulteriore appello lo faccio ai sindaci, per fare in modo che quanto deciso dal referendum sull’acqua pubblica venga applicato. Finora, invece, a parte solite riunioni infruttuose che hanno portato soluzione nei confronti del gestore”. L’esponente di centrodestra dell’esecutivo anastasiano sottolinea i molti limiti della politica locale. “Viviamo una situazione farraginosa”, aggiunge Gifuni, “persino per l’allaccio del contatore ci si rivolge al politico. Quando invece la carta dei servizi dice ben altro. Abbiamo chiesto al commissario d’ambito di essere ascoltati, insieme al sindaco di Pollena Trocchia e di San Gennaro Vesuviano, ma la nostra è rimasta lettera morta. Per molti amministratori è come se il problema non li toccasse, molti fanno l’assalto alla diligenza e non riescono a combattere il ‘mostro’ Gori. Siccome noi invece non abbiamo avuto niente né per noi né per i nostri figli vogliamo combattere per garantire servizi ai cittadini”. Tra i diritti degli utenti la possibilità di ricorrere al bonus idrico. “Esistono delle cifre residue per il bonus”, concluce il presidente del consiglio, “in questi giorni stiamo distribuendo i moduli per farne richiesta e ci sono file enormi al nostro sportello (vedi foto, ndr), un nuovo contributo 20014-2015 che scade il 30 giugno. La modulistica può essere ritirata all’ufficio politiche sociali e allo sportello “amico Gori” il mercoledì. Si può richiedere il contributo se si ha un reddito (certificato da modulo Isee) fino a 7500 euro, se si hanno 4 o più figli fino a 20 mila euro. Altra agevolazione riguarda chi ha in casa una persona diversamente abile, in quel caso non si stacca più il contatore idrico per morosità, buon risultato, ma non ancora ottimale”.
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