In questi giorni ho raccolto qualche dichiarazione del titolo di Libero “Comandano i terroni”, da scrittori e dal nostro presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli che ha commentato. “Per il titolo e i contenuti dell’articolo di Libero “Comandano i terroni’ è stata già predisposta la segnalazione al Consiglio territoriale di disciplina. Su questi temi l’Ordine dei giornalisti è stato e sarà sempre scrupoloso e attento. Siamo in una fase delicata della storia del nostro paese e i giornalisti hanno ulteriori responsabilità nel rispetto della deontologia e delle persone. Su questi temi la professione deve fare un fronte compatto”.
Erri De Luca che ha detto. “Terrone è chi viene dalla terra, dalla coltivazione e dalla cura per le proprie vicinanze. Lo considero un complimento. Quanto al fatto che comandino i protettori della terra: magari”.
Maurizio de Giovanni sul suo profilo facebook ha scritto.“ Libero di dire quello che passa per la testa, trovando molto spazio vuoto. Libero dalle idee, dall’obiettività. Libero dal compito di dire la verità. Libero dalla necessità etica di mantenere un paese unito. Libero dal giudizio, ma non dal pregiudizio. Libero, insomma”.
Luca Delgado sul social “Le mie mani sono consumate di lavoro, che ne sapete voi di Libero che cosa significhi guadagnarsi da vivere lavorando onestamente? Se terrone è chi lavora, c’è più dignità in un solo giorno di lavoro della mia vita, che in tutto l’arco della vostra miserabile esistenza. Ringrazio Dio tutti i giorni per avermi fatto nascere napoletano e per avermi fatto nascere terrone”.
Diego Di Dio “Vergognoso e imbarazzante. Non ho altre parole per esprimere il coefficiente d’ignoranza insito in un titolo così fazioso”.
Lorenzo Marone “A parte il fatto che commentare un titolo del genere significa dare credito a un giornale che giornale non è, dico che magari comandassero i terroni: l’Italia sarebbe un Paese molto più colto, più accogliente e meno razzista. Più umano insomma.”
Antonella Ossorio ha detto. “Commentare certe manifestazioni di grettezza e idiozia sarebbe come dare loro una qualche forma di dignità”.
Marco Zurzolo, musicista. “Penso che lui non vada proprio preso in considerazione, Feltri è un anacronista fa quasi ridere, il problema è che noi contribuenti diamo una quota nelle tasse per il suo giornale. Penso che noi dovremmo invitare Feltri a passare una giornata a Napoli, così da fargli capire cosa è la nostra città e le nostre ricchezze. Non penso che la conosca, lui è di Bergamo. Dobbiamo fargli capire che Napoli non è un paese ma una grande città. Ma non dobbiamo essere noi a costruire a questi suoi pensieri fascisti, anacronistici e non dovrebbero essere divulgati, dovrebbe essere obiettivo. Quindi pensieri così razzisti dovrebbe tenerseli per se nel rispetto di un Italia unità”.
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