DA METROPOLIS DEL 3 NOVEMBRE
Sant’Anastasia. “Siamo convinti che sul Puc occorra istituire un tavolo permanente di confronto”. Il Piano urbanistico comunale è un tema all’ordine del giorno in città, soprattutto dopo il convegno organizzato dall’amministrazione comunale a riguardo. Ad esprimersi in merito anche il Pd, che in nota spiega quando su questo argomento sia fondamentale il confronto:“ tra tutte le forze politiche, i cittadini, le associazioni e le categorie sociali con i quali l’amministrazione dovrà accettare di misurarsi sin da ora. Inoltre restiamo dell’idea che non bisogna sottovalutare il rischio Vesuvio e dare false aspettative ai cittadini sulla zona rossa. Auspichiamo,invece, che l’amministrazione comunale rediga in maniera seria e responsabile un piano regolatore che sia in grado di portare sviluppo al territorio e lavoro alle imprese in modo tale da diminuire anche l’annoso problema della disoccupazione. Siamo pronti a confrontarci sui provvedimenti utili alla crescita del bene comune”.
Nel corso dell’incontro cui fa riferimento il Pd non sono mancati attimi di frizione, soprattutto nei confronti di un’associazione da tempo impegnata sul territorio. “Il segretario, i dirigenti e i consiglieri comunali del Pd sono solidali con l’associazione “neAnastasis””, continuano i componenti del direttivo, “ed esprimono profonda indignazione per l’aggressione subita dai membri di quest’ultima, venerdì scorso nell’aula consiliare del nostro comune durante il convegno organizzato dall’amministrazione sulla elaborazione del nuovo PUC. Infatti durante l’incontro pubblico, non appena alcuni autorevoli esponenti dell’associazione civica locale hanno preso la parola per esprimere il loro dissenso su alcuni punti della discussione sono stati aggrediti da alcuni presenti in aula con epiteti di ogni genere. Quanto accaduto mette ancora una volta in risalto il clima “pesante” in cui vive il nostro paese e la scarsa maturità ed apertura al confronto da parte dei sostenitori della maggioranza, nonché una pericolosa ed inaccettabile mancanza di democrazia”.
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