domenica 24 Novembre 2024
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Il Parco Nazionale del Vesuvio è “Plastic free”, ecco cosa cambia

OTTAVIANO. Nella seduta di Consiglio Direttivo del 27 marzo 2019 l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio ha approvato la delibera per avviare misure per la riduzione del consumo delle plastiche nel territorio del Parco.

Tale atto è in linea con il progetto di direttiva sulla riduzione dell’inquinamento da plastica presentato dalla Commissione Europea che rappresenta un ulteriore significativo passo per contrastare una delle due più gravi emergenze ambientali globali, insieme ai cambiamenti climatici e più in generale per ridurre gli impatti che l’uso non responsabile della plastica causa all’ambiente. Infatti, di fronte al costante aumento dei rifiuti di plastica negli oceani e nei mari e ai danni che ne conseguono, la Commissione Europea ha proposto nuove norme per i prodotti di plastica monouso, che più inquinano le spiagge e i mari d’Europa e per gli attrezzi da pesca perduti e abbandonati.

Anche il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sta promuovendo azioni volte alla limitazione dell’uso della plastica ed al suo impatto inquinante sui Territori e sul Mare.

In tale contesto l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio con l’atto deliberativo approvato si impegna ad avviare una serie di azioni volte alla riduzione, al riuso e riciclo della plastica nel Parco Nazionale del Vesuvio:

  1. ridurre o eliminare l’uso della plastica, sostituendola con vetro e prodotti biodegradabili in tutti gli uffici dell’Ente Parco;
  2. porre in essere azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale nei comuni e nelle scuole del territorio del Parco Nazionale del Vesuvio, comprese le aree contigue, al fine di promuovere il consumo consapevole e la corretta gestione dei rifiuti, con particolare riferimento alla plastica, prevedendo anche misure di sostegno per iniziative finalizzate al contenimento del consumo ed al riciclo della plastica;
  3. sollecitare i Comuni del Parco ad adottare specifici provvedimenti per quanto di competenza volti a contenere l’utilizzo della plastica e sviluppare modelli di corretta gestione della stessa;
  4. istituire una borsa di studio avente ad oggetto il contrasto all’utilizzo delle materie plastiche e la corretta gestione del riciclo e del riuso delle materie plastiche, con l’obiettivo di monitorare le azioni messe in campo ed i relativi effetti;
  5. promuovere il Green Public Procurement attraverso l’introduzione di criteri premianti nelle procedure ad evidenza pubblica e negli acquisti “plastic free” o in plastica idrosolubile o riciclata e promuovere e valorizzare, altresì l’utilizzo dei prodotti derivanti dal riciclo della plastica;
  6. disincentivare l’utilizzo di buste ed imballaggi in plastica privilegiando l’utilizzo di prodotti alternativi alla plastica stessa;
  7. promuovere studi, indagini e ricerche scientifiche sugli impatti delle materie plastiche;
  8. promuovere accordi e collaborazioni con gli operatori che mettono in atto politiche finalizzate alla corretta gestione della plastica;
  9. sostenere e promuovere, attraverso il proprio patrocinio, eventi e manifestazioni che riducano l’uso della plastica e utilizzino prodotti biodegradabili;
  10. promuovere iniziative dell’Ente Parco finalizzate a sensibilizzare i cittadini, le famiglie e gli operatori economici del Territorio ad una corretta gestione della plastica e contro l’abbandono di rifiuti, in particolare quelli in materiale plastico;

 

“Con questa Delibera abbiamo voluto avviare un percorso verso un Parco del Vesuvio Plastic Free– spiega Agostino Casillo Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio –  mettendo in atto misure concrete per limitare l’utilizzo della plastica monouso e per incentivare sempre di più un modello di economia che preveda la gestione dei rifiuti plastici in un’ottica di riduzione, riuso e riciclo.

 

“Vogliamo promuovere – continua Casillo – un modello di sviluppo sostenibile che consenta di migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo ma anche di far crescere una sana green economy legata al riuso ed al riciclo. Tutto ciò – spiega Casillo – sarà perseguito attraverso azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale nei comuni e nelle scuole del territorio protetto. Anche le iniziative e gli eventi che l’Ente sosterrà attraverso la concessione del proprio patrocinio saranno incentivate a ridurre drasticamente l’uso della plastica ed utilizzare prodotti biodegradabili”

In tema di forniture promuoveremo i Green PublicProcurement – acquisti verdi – attraverso l’introduzione di criteri premianti nelle procedure ad evidenza pubblica e negli acquisti “plastic free”.

“Nelle strutture gestite dall’Ente Parco, uffici, centri visita etc., avvieremo immediatamente azioni per l’eliminazione della plastica proponendo così un modello replicabile per la realizzazione di buone pratiche di eco-sostenibilità.

Infine, – conclude Casillo –  promuoveremo studi, indagini e ricerche scientifiche sugli impatti delle materie plastiche che siano rivolte al territorio del Parco e istituiremo una borsa di studio avente ad oggetto proprio il contrasto all’utilizzo delle materie plastiche”

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