lunedì 16 Settembre 2024
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Il Palio per “un uomo cittadino del mondo”: Ecco la lettera del Prof. Mario Damiano

Somma Vesuviana: Di seguito pubblicheremo una serie di lettere che professori, cittadini e studiosi delle tradizioni sommesi hanno scritto per celebrare la XXesima edizione del Palio di Somma Vesuviana. Ed ecco la lettera del Professore di filosofia del Liceo Torricelli Mario Damiano:

I Giovani, il Palio e la Città

E’ tempo di festa. E’ tempo di risveglio e di prendere finalmente coscienza di sé e soprattutto acquisire stima come singolo, come città e come popolo.

La festa del Palio di Somma : un’ occasione ed un laboratorio per migliorarci.

Parlare di laboratorio porta subito a pensare ad un esperimento.

Si! Il Palio vuole essere un esperimento sociale, un’ occasione, una struttura che maieuticamente aiuta a maturare chiunque ha l’occasione di sfiorarlo. Tale festa vuole stimolare ciascuno a passare da Individuo a Persona = sono per = essere per, mettere in relazione con l’altro, accostarsi a chiunque con serietà, amicizia, ascolto e soprattutto umiltà. Quest’ultima comporta il saper perdere le proprie certezze, idee e cultura per permettere al pensiero altrui, ai problemi dell’altro, d’ inserirsi dentro di noi senza che venga filtrato da qualsiasi tipo di schema in nostro possesso.

Se non apprenderemo ciò, rischiamo di restare, ancora per molto, uno accanto all’ altro senza che nulla dell’altro ci sfiori, rimanendo chiusi in noi stessi, negli schemi, idee, pregiudizi e convinzioni, senza autentiche relazioni e senza arricchirsi del punto di vista altrui, della prospettiva o dell’ angolatura particolare di cui è portatore e con cui viene valutato un problema o una situazione.

E’ questo arricchimento che fa diventare PERSONA, in quanto aiuta a scoprire che l’altro è necessario per la nostra completezza e per accrescere l’ autostima di se, della propria città e del popolo a cui si appartiene. Tutti abbiamo fatto esperienza che la stima, l’amore e la fiducia altrui è stata necessaria per uscire dall’ egoismo e narcisismo.

Oggi tutti parlano e parliamo di crisi:

crisi economica, crisi sociale, crisi politica, della famiglia, dell’educazione e della scuola . Qualcuno intelligentemente ha colto che si tratta di crisi del’uomo occidentale e della sua cultura, mentre qualche altro ha intravisto in questa crisi l’anticipo di un alba che si avvicina, così come la notte anticipa l’alba del nuovo giorno.

Credo che la crisi sia il segno di qualcosa che preme per nascere, che qualcosa di nuovo stia per sorgere.

Forse questa crisi globale dell’occidente, di cui risente anche l’altra parte del pianeta, sta ad indicare che inizia a manifestarsi un uomo nuovo, un uomo non più individuo, emerso lentamente in occidente nei secoli, ma un individuo che si rende conto della necessità dell’altro, della essenzialità per il suo essere uomo, dell’altro e quindi l’emergere dell’uomo PERSONA. Non più l’uomo occidentale in contrapposizione a quell’orientale, americano o africano, ma l’UOMO GLOBALE, l’ UOMO MONDO, come soleva ripetere una grande donna dei nostri tempi: Chiara Lubich.

Un uomo più completamente uomo, una società più sociale, una politica non in funzione dei signori della politica o delle signore della politica: i Partiti. Un mondo non più diviso in occidentale e orientale, non più gestito da alcune Nazioni, ma una società di Nazioni ove ognuna porta ed offre il proprio specifico, il proprio particolare al fine di costruire l ‘uomo globale, l’uomo cittadino del mondo ove tutti sono protagonisti e costruttori.

Prof. Mario Damiano

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