NAPOLI. Il mito di Ananke dea del fato, nata, secondo la mitologia greca, dall’unione di terra e acqua, è stata portata in scena da Arturo e Domenico Sepe nell’affascinante e suggestiva location della “Galleria Borbonica”, nel sottosuolo di Napoli.
L’opera nasce da un’ idea di Gianfranco Gallo. A curarne l’adattamento teatrale del testo “Ananke” di Monica Balsamo, scrittrice e autrice di testi teatrali , è l’artista poliedrico nolano Arturo Sepe. Il Sepe, per l’occasione, ha affidato la Musica ai Takkin Trio del violinista e maestro Carmine Ianiciello. Con lui Fabio d’Amore alla Viola e Raffaele Sgammato al contrabbasso.
Trattasi di uno spettacolo singolare ed itinerante dove Arte, Scultura, Spettacolo e Musica si fondono in un’energica ed inedita performance. Emozionante e suggestiva, poi, la prova dello Scultore Domenico Sepe, il quale, durante tutto lo spettacolo, crea una scultura in estemporanea, che si fonde con l’interpretazione dell’istrionico Arturo Sepe, accompagnato dall’attrice Laura Ferraro, che da vita alla dea Ananke.
Lo scenario della Galleria Borbonica di via Morelli a Napoli, rappresenta un percorso emozionante e di inestimabile valore venuto alla luce grazie al continuo lavoro dell’associazione Borbonica Sotterranea di Gianluca Minin ed Enzo De Luzio. La Kermesse fa parte di una mostra d’arte contemporanea collettiva curata da Valeria Viscione sul tema dell’Acqua.
L’iniziativa ha permesso ai numerosissimi visitatori di entrare in contatto diretto con gli artisti e assistere al processo creativo dell’opera. La performance di Arturo e Domenico Sepe si è conclusa tra gli applausi e i complimenti del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, il quale, mostrando enorme stupore e gratitudine, ha definito gli artisti “Radici della cultura partenopea e appiglio su cui aggrapparsi per far crescere la nostra storia legata all’arte”!
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