«La speranza non delude» (Rm 5,5)
All’inizio del nuovo anno civile, noi pastori delle comunità cristiane di Somma Vesuviana, facciamo nostre le parole dell’apostolo Paolo, divenute anche motto del Giubileo della Speranza, inaugurato da pochi giorni da Papa Francesco.
È proprio la virtù della Speranza a motivare questo messaggio alla nostra amata città, nel giorno in cui festeggia tradizionalmente il Bambino Gesù: la speranza di Dio fatta carne, consapevoli del bene silenzioso che fermenta nei solchi di un terreno che sembra ormai avvelenato di disperazione.
Il nostro primo pensiero va agli operai della DEMA, che ancora una volta vivono un Natale tormentato. Papa Francesco ha affermato più volte: “Dove non c’è lavoro, manca la dignità!”. Noi, con forza, facciamo eco alle parole del Santo Padre e affermiamo con decisione che questi uomini non sono solamente manovalanza produttiva, ma dietro ognuno di loro ci sono storie, famiglie che non possono essere trattate con superficialità o, peggio ancora, sacrificate sull’altare del profitto e delle leggi fredde e inumane del mercato. A tutti loro, qui presenti con noi, va la nostra piena solidarietà e la nostra vicinanza, non solo a parole, ma con la concretezza di gesti di prossimità. A questi nostri fratelli, alle loro famiglie, a nome della Chiesa diciamo: “Non perdete la speranza!”
Il cuore di ognuno di noi, legato a questa terra, non può che essere inquieto e colmo di preoccupazione di fronte al clima di tensione e di rivalità brutale nel mondo politico. La nostra città, prima ancora dei servizi, ha bisogno di pace sociale, di serenità. Per questo, ci rivolgiamo a coloro che hanno responsabilità amministrative: aiutate questa città con il vostro impegno serio e disinteressato a riscoprire la sua bellezza; invitiamo tutti gli attori politici ad abbassare i toni e ad usare linguaggi degni di una società civilizzata. Se è pur necessaria la contrapposizione dialettica, non manchi mai il rispetto dell’altro. Ci auguriamo che la stessa determinazione e veemenza con cui si vomita odio l’un contro l’altro possa essere usata per il bene del paese. Non lasciamo morire disperata questa città!
Oggi, festa della Maternità divina di Maria, volgiamo lo sguardo alla nostra madre, qui invocata come Regina di Castello. Nel guardare lei, rivolgiamo l’attenzione alla nostra montagna, patrimonio e ricchezza della nostra terra. A tutti i sommesi rivolgiamo il nostro appello perché cresca sempre più l’amore per la Madre Terra e il rispetto per il Creato. Abbiamo bisogno di ritrovare l’importanza strategica di questo monte e, in generale, un’attenzione maggiore alla natura. Non ci accada di ricordarci del Monte Somma una volta l’anno, nel tempo della festa di Pasqua: dobbiamo proteggerla e custodirla sempre. Vogliamo sperare in un futuro ricco dei doni della natura!
Un ultimo pensiero va a tutte le donne e gli uomini di buona volontà di Somma Vesuviana: cristiani, musulmani o di altre confessioni religiose, come pure gli atei, i lontani dalla fede. L’anno giubilare che stiamo vivendo sia un tempo di opportunità; ormai non è più tollerabile la cultura della “delega”, per cui tutto tocca fare sempre agli altri, senza il coinvolgimento personale. È tempo di svegliarsi dal torpore del proprio egoismo; torniamo ad abitare i nostri spazi, torniamo ad animare le nostre strade. Riscopriamo la bellezza dello stare insieme, di sentirci una famiglia. Il tempo impiegato per la comunità non è mai perso. Rigettiamo con forza la cultura della lamentela per abbracciare lo stile dell’impegno. Contrapponiamo al “me ne frego” “l’aver cura” dell’altro. Aiutiamo le giovani generazioni a trovare spazi di crescita umana e culturale, perché ritornino protagonisti e riconquistino la città, con la freschezza delle idee e il coraggio del cambiamento. Questa nostra meravigliosa piazza, possa ritrovare la sua centralità non solo negli eventi straordinari, ma nella ferialità dei giorni. Diamo possibilità ai genitori di portare i loro figli in questo luogo, senza temere per la loro incolumità; per questo, non basta l’esiguo numero di uomini e donne delle forze dell’ordine che sorvegliano il territorio, ai quali va il nostro ringraziamento, ma occorre un’attenzione formativa nelle famiglie.
Ai giovani di Somma Vesuviana gridiamo con forza: “Non scappate, voi siete la nostra speranza!”
A voi tutti, fratelli e sorelle qui convenuti, alle vostre famiglie, alle persone sole, abbandonate, agli anziani, giunga il nostro affetto paterno e la nostra benedizione per il nuovo anno appena iniziato. Con questo messaggio, noi pastori di questa città, vogliamo riaffermare la presenza fattiva della Chiesa per la crescita di questo nostro amato e benedetto territorio. Il nostro impegno quotidiano a servizio della gente di questa terra, ci ha spinto ad esortare tutti ad un nuovo inizio, un “giubileo sociale” che non si esaurisca in questo solo un anno, ma che sia duraturo nel tempo.
Scenda sulla nostra città tanto amata la benedizione del Divino Bambino. Ci custodisca dal Monte la Madonna di Castello e ci protegga il nostro santo Patrono Gennaro.
Dio ci benedica con la luce del suo volto. Auguri!
I sacerdoti di Somma Vesuviana
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.