Casalnuovo. Gioia e commozione per il giorno dell’Immacolata Concezione nella Parrocchia Maria SS. Addolorata di Tavernanova, frazione di Casalnuovo di Napoli, dove si terrà la scopertura del Crocifisso che Don Ciro Biondi ha donato alla comunità.
Una opera d’arte tutta in legno dal peso di oltre 130 chilogrammi e alta 175 centimetri.
Don Ciro, parroco missionario che per 40 anni ha guidato una comunità cristiana in Papua Nuova Guinea, è arrivato nel territorio casalnuovese 4 anni fa e sin da subito ha unito a se fedeli con un modo tutto originale di fare comunità.
In questo particolare periodo in cui abbiamo bisogno di unirci intensamente e ancora di più al Signore, decide di omaggiare tutti i fedeli con una copia del “Cristo di Michelangelo” la cui opera originale si trova nel convento di Santo Spirito a Firenze collocata sopra l’altare maggiore.
Cristo è rappresentato in Croce nella totale nudità, in posizione sofferente, col capo reclinato verso sinistra e le gambe con le ginocchia piegate e unite, leggermente direzionate a destra, generando un’innovativa rotazione a serpentina e una netta spinta verso l’alto. Tale rotazione non è un esercizio di stile, ma è evocata da una riflessione sulla posizione delle gambe, con quella sinistra sopra la destra per effetto della sovrapposizione dei piedi all’inchiodatura. Da ciò deriva anche l’innovativa rotazione del bacino, che arriva a rendere visibili i glutei a uno sguardo da sinistra, valorizzando anche la veduta laterale.
La Croce lignea su cui si il titolo in ebraico, greco e latino è scritta da destra verso sinistra, in ossequio alla tradizione della reliquia del titulus conservata nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma.
Il fondale su cui appare è stato realizzato dall’artista casalnuovese Fabio Torti conla tecnica dello spatolato per dare la forma del raggio luminescente prospettico con rifinitura oro zecchino e oro antico.
Visibilmente emozionato Don Ciro Biondi rivolgendosi ai fedeli «Non dono alla Comunità di Tavernanova un’opera d’arte ma l’amore della mia vita: il crocifisso. Lui è stato ed è colui che mi ha innalzato dalla polvere all’altare della celebrazione della sua passione, morte e risurrezione. Vorrei che questa Comunità potesse essere la Donna, che stando sotto la Croce, offrisse se stessa per la salvezza del mondo. Si evangelizza in tanti modi, ho scelto per me il più semplice e forse il più efficace: mettere sotto gli occhi di ogni persona il crocifisso, l’amore crocifisso, Dio crocifisso per amore. E’ lui che vince i cuori, è lui il grande evangelizzatore: “Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me.”Che Dio aiuti tutti ad amare la Madre sua, l’Addolorata, la Madre che ci fu data dal Crocifisso, la Madre nostra».
L’evento è stato ripreso in diretta televisiva da Canale Uno Tivù1 in onda sul canale 855 del digitale terrestre
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