Da decenni si attendeva che fosse riaperto alla città, ora che i lavori sono stati ultimati il castello D’Alagno con una importante storia alla sue spalle rischia di diventare una location per pranzi e ricevimenti. Un’idea che lascia allibiti i responsabili de “la Sinistra per Somma”, il movimento politico si è detto da subito contrario ad una delle ipotesi di utilizzo cui starebbe lavorando l’amministrazione comunale. Ora la contrarietà per questa ipotesi è stata messa nero su bianco in una lettera inviata al sindaco di Somma Vesuviana Raffaele Allocca e all’assessore ai beni Culturali Emanuele Coppola.
“Quando abbiamo sentito parlare dell’ipotesi di utilizzare i saloni del castello per delle cerimonie pensavamo si trattasse di uno scherzo ben congeniato (le solite “burle di palazzo”)”, spiegano, “Ma è capitato, non in poche occasioni, che l’idea della ristorazione commerciale riaffiorasse dalla bocca dell’assessore delegato. A questo punto ci viene il dubbio che non stiate scherzando e se cosi è vi chiediamo immediatamente di fermarvi e di restituire il bene alle necessità della collettività”. Il castello fu comprato nel 1998 dall’Amministrazione dell’ex sindaco Alfonso Auriemma per realizzarvi un museo ed una biblioteca, adesso invece l’attuale esecutivo starebbe preparando un bando al quale vorrebbero partecipare anche alcuni imprenditori e consiglieri legati alla maggioranza per permettervi l’organizzazione di banchetti. “A parte le chiacchiere più che altro mangerecce, non si capisce ancora bene che utilizzo verrà fatto del castello”, aggiunge la Sinistra, “La nostra città è carente di spazi d’aggregazione culturale per le numerose realtà associazionistiche e artistiche operanti sul territorio. Non esistono laboratori per la formazione extra-scolastica in campo artistico, musicale, artigianale, a servizio dei giovani. Anche l’enogastronomia necessiterebbe di spazi al coperto per la realizzazione di eventi volti alla salvaguardia della produzione locale. Non c’è sul nostro territorio una struttura che permetta la realizzazione di eventi musicali, audiovisivi, convegni, mostre. Ecco allora che il castello d’Alagno potrebbe rispondere a queste esigenze ed essere utilizzato dai cittadini”. Parole sagge: Somma è piena di ristoranti, mancano invece i luoghi di cultura è ora di rimediare.
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