Terzo appuntamento con “Notti rosa…da ridere”. Un recital in cui Peppe Iodice ripercorre gli ultimi anni della sua carriera. “Il teatro è alla base della formazione e del successo di ogni attore. La tv mi ha dato grande notorietà ma ciò che amo è stare a contatto con il mio pubblico. O nonn? E’ un tormentone nato casualmente dal ritorno da una serata in Calabria” – dichiara l’artista partenopeo.
Mercoledì 21 febbraio, alle ore 20,30, Peppe Iodice sarà il protagonista del terzo appuntamento della rassegna teatrale “Notti rosa…da ridere”. Il brillante comico partenopeo presenterà al pubblico “Ieri, Iodice e domani”, spettacolo in cui metterà insieme tutto il suo variegato repertorio costruito in tanti anni di carriera.
“E’ un recital, un monologo – afferma Iodice- in cui metto in scena tutte le cose nuove e anche classiche che hanno caratterizzato soprattutto gli ultimi dieci anni della mia carriera, ovvero gli anni della maturazione, semmai fosse mai avvenuta (ride n.d.r.)”.
Peppe Iodice ha conosciuto la notorietà per le sue apparizioni televisive in programmi comici, come quelli delle reti Mediaset, “Colorado” e “Zelig”, ma il suo percorso artistico è nato dal palcoscenico del teatro. “Poche settimane fa – ricorda l’attore- in un noto teatro partenopeo, ho festeggiato il 25esimo anniversario dal debutto a teatro, poi sono passato ai live con il cabaret e successivamente sono approdato alla tv.
Io sono dell’idea che un’ artista deve seguire questo percorso : chi ama esibirsi, recitare o strappare una risata alle persone, deve iniziare dal teatro che è la dimensione che ti forma professionalmente, dove senti il contatto “fisico” col il pubblico. La televisione è un’esigenza, un piacere, un modo che ti permette di arrivare contemporaneamente ad un pubblico più vasto. Ma ripeto, secondo il mio personale punto di vista, chi intraprende questa carriera non può esimersi dall’iniziare con il teatro. Il percorso inverso, quello dalla tv alla teatro, lo definisco innaturale”.
Una carriera costruita a piccoli passi, di chi ha sempre creduto in questo mestiere come missione della propria vita nonostante i momenti meno esaltanti che un’ artista incontra sulla propria strada.
“Durante la mia carriera ho sempre cercato di migliorarmi ogni giorno. Ricordo con piacere le parole di Nino Manfredi quando al premio “Charlot”mi disse che in me vedeva un talento naturale e che se lo avessi alimentato avrei raccolto parecchie soddisfazioni in questo campo.
Allora io ero un ragazzino di 22 anni ma quelle parole le porto sempre nel mio cuore e mi aiutano a spronarmi quando non tutto va come spero”. Oltre alla sue doti artistiche, Iodice, è molto amato ed apprezzato soprattutto per la sua semplicità, naturalezza. “Io sul palco sono sempre me stesso- prosegue Iodice- metto meno filtri possibili e ciò che ho verificato nel corso degli anni è che la verità fa più ridere di qualsiasi altra cosa, perchè essa è spiazzante, rivoluzionaria ed io dico sempre tutto ciò che penso.
Ad esempio, nelle trasmissioni sportive in cui sono invitato, se io non fossi un tifosissimo del Napoli, il pubblico immediatamente se ne accorgerebbe della farsa! Come è nata l’idea del “nonno”? Da un’esasperazione! Tutti sanno dell’amore per la maglia azzurra e l’estate scorsa, tutti mi chiedevano se quest’anno il Napoli potesse ambire a vincere il campionato.
In quanto scaramantico, a me sta domanda urtava parecchio, dunque, feci questo video di ritorno da una serata in Calabria, in cui esortavo i tifosi del Napoli a trovare un codice, di non menzionare la nostra squadra per metterci al riparo dal nemico, di esorcizzare quella “parola”. Impossibile non essere trascinati dalla sua simpatia ed essere avvolti dalla sua contagiosa allegria ma se cercate un motivo per farlo rabbuiare provate a domandargli: “Chist è l’ann buon???”
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