VOLLA. Una storia vera dai tratti surreali all’interno delle case popolari dell’Iacp in via Petrarca, dove si è proceduto all’assegnazione di una casa subito dopo lo sgombero abusivo della stessa. I legittimi assegnatari: “Ma sono su ‘Scherzi a parte’?”.
“La chiamiamo dall’Ufficio Politiche abitative del Comune di Volla per comunicarle che lei è assegnatario di un’abitazione delle Iacp, in via Petrarca”, l’impiegato amministrativo ha poi concluso la telefonata informando la famiglia di R. G., della data dell’assegnazione della casa e di essere, pertanto, presente la mattina stessa.
Una telefonata che è apparsa surreale all’interlocutore in tempi come questi, dove la casa ed il lavoro sono miraggi sempre più lontani e inafferrabili. Invece, contrariamente a quanto avesse creduto fino all’ultimo momento, R.G., 35 anni, disoccupato, con moglie e tre bambini a carico, ieri mattina lui e la sua famiglia hanno varcato davvero la soglia di quella che sarà la loro nuova casa. L’assegnazione dell’appartamento, al terzo piano di un edificio delle case dell’Istituto autonomo delle case popolari (Iacp), in via Petrarca, è stata fatta subito dopo lo sgombero dello stesso. L’appartamento, infatti, circa tre mesi fa era stato abusivamente occupato da un’altra giovane e numerosa famiglia, con un’irruzione avvenuta nel corso della notte. Una prassi usuale e consolidata, questa, che si ripete come da copione in tutti i quartieri popolari del Paese. Si libera un’abitazione “popolare”, che sia della ex 219 o delle Iacp e scatta il tam tam della notizia nel quartiere. “Si è liberata una casa”, ripete il chiacchiericcio, e mentre l’elefantiaca macchina della burocrazia fa il suo corso e riassegna l’appartamento vuoto all’avente diritto in graduatoria, nel frattempo la stessa abitazione ha già nuovi inquilini. Ieri mattina, invece, per evitare che la casa venisse di nuovo occupata abusivamente, l’Ufficio amministrativo comunale, in accordo con il funzionario delle Iacp, ha assegnato nell’immediato l’abitazione. La famiglia assegnataria ha creduto di essere vittima di uno scherzo: “Ma dite la verità sono finita sul programma Scherzi a Parte – racconta la moglie di R. G. – quando l’impiegato mi ha chiamata nei giorni scorsi dicendomi di essere la prossima in graduatoria per una casa libera, io non ci ho creduto. L’ho quasi mandato a quel paese. Figuriamoci – prosegue nel racconto – di questi tempi quando capita che ti chiamino per assegnarti la casa. Un sogno che si realizza”. Anche uno dei tre bambini della coppia presente era incredulo: “Davvero posso avere una stanza tutta per me?”, diceva il piccolo. “Quando abbiamo terminato lo sgombero – spiega il comandante della municipale, il maggiore Giuseppe Formisano – il bambino continuava a chiedere ai suoi genitori se poteva davvero entrare e a quel punto la coppia ci ha guardato per chiederci ulteriore conferma”. Lo sgombero coatto è partito poco dopo le otto di ieri mattina, sul posto gli agenti del commissariato di polizia di Ponticelli, gli agenti della locale polizia municipale e il funzionario delle Iacp, Salvatore Duraccio. “La famiglia in graduatoria – spiega il funzionario – davvero non ci credeva, quando si sono presentati in mattinata ci hanno chiesto più volte se si trattasse di uno scherzo. Certo – conclude – è comprensibile la reazione di questa famiglia, oggi le assegnazioni sono difficili e rare”. Nessuno scherzo, tutto vero dallo sgombero degli abusivi alla nuova e legittima assegnazione. La famiglia di R.G., entrambi senza lavoro, ha voluto in qualche modo festeggiare questo che per loro è “Un sogno che si realizza”.
fonte di Patrizia Panico da Il Mattino area sud-costiera
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