Il cantiere è aperto senza soluzione di sorta. L’ispirazione non manca, il talento rigermoglia e l’opera viene fuori in tutta la propria consapevolezza, facendo cenno alla cultura mitologica – nel nostro caso – ma con significativi riferimenti alla realtà dei nostri giorni, soprattutto per quanto riguarda “soprusi, angherie e sfaccettature di una società malata ed affetta da tradimenti coniugali, classismo sociale, amori reali e posticci, ma soprattutto di ‘violenze carnali’.
Ci riferiamo a “Medusa”, nuovo lavoro inedito di Thomas Mugnano che “prende in prestito nel titolo (e non solo in quello) una delle figure più classiche della mitologia greca: “MEDUSA”, appunto, una delle tre Gorgoni insieme a Steno ed Euriale, la più bella, casta e pura, sacerdotessa del tempio della dea Minerva (Atena).
A seguito di una diatriba avuta tra gli DEI dell’Olimpo, si consumò uno scellerato stupro ai danni della incolpevole MEDUSA da parte di Poseidone (Nettuno) che violentò la Gorgone nel tempio stesso di Atena, profanandolo irrimediabilmente. Tutto ciò avvenne perchè il DIO del mare voleva vendicarsi di Atena per non essere stato scelto come protettore della capitale greca.
Quest’ultima, saputo dell”accaduto, e non potendo infierire contro il DIO colpevole, scaricò la sua ira, maldestra e ingiustificata, trasformando MEDUSA in un orripilante mostro rendendole i capelli in viscidi serpenti e lo sguardo pietrificante. Una storia raccapricciante e paradossale perché ad essere punito, ad onor del vero, doveva essere Poseidone e non la bella ed innocente sacerdotessa.
Prendendo spunto da “MEDUSA”, Thomas Mugnano elabora un componimento teatrale fatto da un cast di attori che l’autore/attore/regista reputa davvero eccelsi in quanto ognuno di loro ha saputo calarsi alla perfezione nei personaggi loro assegnati, facendo tesoro di quello che il grande maestro Konstantin Stanislavskij ha insegnato attraverso i suoi scritti.
Lo spettacolo prevede un variegato uso di effetti scenografici tra cui luci, suoni, repentini cambi di ambientazione, costumi, maschere, fuochi, suppellettili, e, chicca assoluta, diverse musiche eseguite dal vivo con sassofono e con uno strumento strabiliante e nuovo per un’opera teatrale: l’handpan.
Trattasi, quindi, di uno spettacolo vero e realistico miscelato, però, da passaggi immaginifici, a tratti, surreali e, in altri momenti, intrinseco di analessi e figure paradigmatiche.
Quindi, altro giro…altra corsa per la compagnia di Roccarainola “I MATT…ATtORI” che andranno in scena con l’opera testé presentata nel prossimo mese di Luglio.
C’è grande attesa perché il “MATT…ATtORE” leader ha un cospicuo seguito che ogni volta aspetta con ansia e fiducia il nuovo prodotto artistico del proprio beniamino.
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.