Pomigliano d’Arco La crisi Fiat e il malcontento giustificabile degli operai arriva anche ai giovani democratici.Nonostante gli accordi con Marchionne di garantire a tutti i dipendenti il proprio posto di lavoro, ieri 16 dicembre non sono stati confermati 92 contratti a termine. L’esasperazione dei lavoratori, li ha portati a bloccare le catene di montaggio, arrampicandosi sul tetto dello stabilimento e decidendo di occupare in modo permanente l’aula consiliare del comune di Pomigliano.Nel frattempo si aspetta un tavolo di trattative il 22 dicembre a Roma in cui il governo dovrà motivare e dare grosse spiegazioni. Molti dicono di esserci, di essere vicini e condividere il momento, ma chissà tutto questo come si trasformerà concretamente dal punto di vista politico. Un punto di vista che si spera non diventi occasione di propaganda per le prossime comunali.
I Giovani Democratici hanno deciso di esserci il 22 ed auspicano in un piano “che non è la concessione di sussidi ma che consiste in una nuova programmazione per lo stabilimento pomiglianese che, tra centrale, e indotto annovera circa 15.000 dipendenti” afferma Cristina Mastrapasqua, responsabile Politiche del Lavoro e Rappresentanza sindacale GD Campania.”L’organizzazione giovanile esprime massima solidarietà e collaborazione al ‘G.B.Vico’ per tutto il tempo che sarà necessario” ha continuato Mastrapasqua “non solo per far sì che sia ristabilito un equilibrio socioeconomico nel sud Italia – e in particolare nel napoletano – ma anche per garantire alle ultime generazioni un futuro che abbia maggiori offerte per chi oggi si sta formando”.
Isabella Esposito
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