NOLA – I Gigli di Nola sbarcano a Roma. Domenica scorsa gli obelischi hanno sfilato ai Fori Imperiali durante una parata voluta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e organizzata insieme all’Upi (Unione provincie italiane) per celebrare la ratifica della Convenzione sulla Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.
La Festa dei Gigli conquista dunque un posto di tutto rispetto tra le eccellenze folkloriche sparse per l’Italia. “Da anni l’Ente Festa di Nola – dichiara il sindaco Felice Napolitano – è impegnato in un percorso di promozione dei Gigli per ottenere il riconoscimento di Capolavoro del Patrimonio Intangibile dell’Umanità. Con la ballata di Roma – ha proseguito – facciamo un importante passo in questa direzione”.
Fra le moltissime feste folkloriche, la Festa dei Gigli è senza dubbio una delle più spettacolari. E’ dedicata a San Paolino Vescovo e le sue origini si fanno risalire al V sec d.C., subito dopo la sua morte.
I Gigli (a Nola se ne costruiscono otto) sono pesantissimi obelischi di legno, alti 25 metri e ricoperti da fantasiosi ed artistici rivestimenti di cartapesta: tra essi figura una imponente barca, con dentro il Turco (barbaro), la quale ricorda il mare attraversato da S. Paolino per il ritorno in Patria.
IGli obelischi e la barca sono portati a spalla da una “paranza” di 128 uomini che, guidati da un capoparanza, con grande abilità li fanno ballare, ruotare ed avanzare al ritmo di trascinanti marcette suonate da una fanfara che trova posto sulla stessa macchina.
Domenica mattina, decine di migliaia di persone hanno potuto ammirare un esempio della tradizione nolana. “Grazie alla sensibilità del sottosegretario Danielle Gattegno Mazzonis -ha concluso il sindaco-che ha voluto la partecipazione di un Giglio di Nola a questa importante manifestazione”.
Anna Maria Romano
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