In arrivo il film ispirato al libro di Tonino Scala “Ed è subito sera”, tratto da una storia vera. Con la regia di Claudio Insegno la pellicola, che vedrà l’anteprima mondiale negli Usa, ha come protagonista il celebre Franco Nero nel ruolo di un magistrato anticamorra.
In arrivo un successo cinematografico internazionale firmato Tonino Scala, il film “Ed è subito sera” è tratto dal suo omonimo romanzo noir e avrà un’ anteprima internazionale nel cuore del cinema mondiale, al “Los Angeles film Italia”.
Nelle sale italiane invece arriverà il 21 marzo. Un film di Claudio Insegno, tra gli attori spicca il nome del famoso e immortale Franco Nero, che interpreterà un magistrato anticamorra, e durante l’anteprima mondiale riceverà un premio alla carriera. Il film e il libro sono legati dalla stessa linea “dell’impegno civile”, l’ascesa sanguinaria dei baby boss nel cuore della città di Napoli, vittima innocente di questo spietato fenomeno, dove chi vive onestamente è disprezzato. In uno scenario pieno di ombre, viene messa in risalto la precarietà della vita, sempre più minata dalle faide camorristiche. La figura di Dario Scherillo è fondamentale, lui è davvero esistito non è il frutto della fantasia degli autori. Dario è stato ucciso nel 2004 a Casavatore per errore, fu scambiato dai killer per un “affiliato” del clan rivale. Dario era un ragazzo onesto, Dario non aveva nulla a che fare con la camorra, Dario odiava la criminalità, Dario non aveva fatto nulla. E’ l’ antieroe che vive la sua quotidianità alla luce del sole e come scriveva Quasimodo nella sua poesia più famosa “ognuno sta solo sul cuore della terra trafitto da un raggio di sole e.. ed è subito sera”. Dario non aveva nessuna colpa, i “sbagliati erano loro”. Dario “è il ragazzo giusto, e quando si vive, si lavora, si ama, vuol dire che si è nel posto giusto” come dice l’autore. Una storia che impegna e soprattutto esorta “noi napoletani” a restare, perchè Napoli è nostra, è della gente onesta, di nessun altro, e Dario rimarrà per sempre il simbolo di tutto questo. Nel film verrà raccontata anche la storia Antonio Landieri, il 25enne che nel 2004 perse la vita durante una sparatoria in via Labriola a Scampia. Antonio stava giocando una partita con i suoi amici al calcio balilla, scoppiata la sparatoria, lui non riuscì a scappare. Antonio era disabile e la sua disabilità gli impedì di mettersi in salvo, naturalmente anche lui vittima inconsapevole delle atrocità umane. “Sono loro che devono andar via, loro sono morti che camminano, perché hanno un destino già segnato. Il coraggio è restare e non aver paura” dice Tonino Scala, poi spiega l’evoluzione del suo progetto, che ribadisce il suo ennesimo no alla camorra: “Il film e il libro sono quasi la stessa cosa, anche perchè ho partecipato alla sceneggiatura che firmo insieme ad Antonio Urzo. Cambieranno piccole cose, perchè quando ho scritto il libro l’ho fatto pensando alla costruzione di un film”.
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