Somma Vesuviana. Intimidazioni e pressioni hanno spinto il sindaco Raffaele Allocca a firmare un biglietto di “raccomandazione”. A qualche giorno dalla vivace protesta che ha portato otto persone a manifestare davanti al municipio, con tanto di esplicativo striscione: “Dacci il lavoro che ci hai promesso”. Il sindaco ritorna sulla vicenda per chiarire aspetti che ritiene siano stati equivocati, in particolare gli otto manifestanti (Vincenza Manno, Luigia De Falco e Maria Gallone Doriana Sgrò, Luigi Valletta, Lucio Licciardi, Daniele D’Errico, Aldo Arena) avevano spiegato di aver votato Allocca con la promessa di ottenere un posto di lavoro che a distanza di tre anni non è arrivato. Un punto questo che, in una nota firmata da Allocca e dal suo avvocato, è chiarita così: “Il sindaco del comune di Somma Vesuviana, non ha mai formulato promesse di posti di lavoro in cambio di voti, tanto meno alle persone indicate nel suddetto articolo, nei cui confronti provvederà ad assumere le necessarie iniziative per i reati dagli stessi posti in essere. In particolare sono alcuni mesi che costoro, talvolta in maniera intimidatoria e violenta, stanno esercitando indebite pressioni presso il sindaco affinché si impegnasse a garantirgli un’assunzione”. A riprova di questo “clima intimidatorio” il sindaco aggiunge: “Ciò è tanto vero che in diverse occasioni, a causa delle violente intimidazioni poste in essere, è stato necessario l’intervento di personale del comune, di vigili urbani, e carabinieri affinché fosse possibile allontanare dalla sede del comune tali soggetti che, evidentemente, hanno confuso l’ufficio del sindaco con quello del collocamento”. In riferimento poi ad un biglietto da visita di Allocca dietro il quale vi era riportata la seguente frase “Manno Vincenza. La suddetta è la persone di cui vi ho parlato”, e poi la sua firma e che la signora ha detto di aver ricevuto proprio come raccomandazione dal primo cittadino, anche qui pronta la spiegazione: “Proprio in tale contesto intimidatorio sono da ricondurre le ragioni che hanno giustificato la compilazione del biglietto cui si fa riferimento nell’articolo, sul quale, in maniera del tutto anonima, è riportata la segnalazione della sig.ra Vincenza Manno. Tale espediente – chiaramente privo di qualsiasi efficacia – fu necessario affinché fosse possibile convincere la stessa a lasciare la stanza del sindaco, dal quale pretendeva l’assunzione presso un ufficio comunale”.
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