SANT’ANASTASIA. Un debito di centinaia di migliaia di euro contratto da un amico alla base dell’omicidio di Nicola Annunziata ucciso a Mugnano del Cardinale (Avellino).
I carabinieri sono risaliti ai responsabili e al movente, arrestando due persone questa notte. A finire in manette due uomini di Sant’Anastasia: Luigi Bruno, 46 anni e Giorgio Terracciano, 63 anni quest’ultimo con diversi precedenti penali e in passato considerato dagli inquirenti vicino ad alcuni clan camorristici dell’area vesuviana.
Sono stati arrestati in città la notte scorsa dai militari della Compagnia di Baiano, coadiuvati da personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino e della Compagnia di Castello di Cisterna, che hanno dato esecuzione, su richiesta della locale Procura, al provvedimento emesso dal G.I.P. del Tribunale di Avellino con il quale veniva disposta la misura cautelare in carcere per concorso in omicidio e porto illecito di arma.
Le indagini degli uomini dell’Arma hanno permesso di accertare che i due, il 29 aprile scorso si erano recati a Mugnano del Cardinale nei pressi dell’abitazione di Annunziata, lo invitavano a scendere in strada dove, a pochi metri dal portone d’ingresso, gli esplodevano dei colpi di pistola, colpendolo alla testa ed a una gamba, per poi dileguandosi immediatamente a bordo della loro auto. Per le gravissime lesioni riportate, l’uomo veniva ricoverato in prognosi riservata fino al 4 maggio giorno in cui moriva.
“Il movente dell’agguato”, si legge in una nota, “è da ricondursi alla pesante situazione debitoria di diverse centinaia di miglia di euro, dovuti da un amico della vittima, nei confronti di alcuni personaggi malavitosi provenienti dall’hinterland di Napoli. Il debitore in un primo momento avrebbe tentato di far fronte a tale situazione facendo giungere ai predetti malviventi un carico di droga dall’Equador, attraverso la sua conoscenza di alcuni trafficanti spagnoli; operazione che per diverse cause non è andata a buon fine. Visto l’aumento della pressione da parte dei suoi aguzzini nonché l’accrescimento delle minacce alla propria incolumità personale, lo stesso si rivolgeva all’ANNUNZIATA Nicola affinché potesse fargli da garante ed intermediare con tali personaggi al fine di risolvere tale situazione. L’ANNUNZIATA effettuava diversi tentativi al fine di trovare una soluzione alla vicenda, arrivando anche ad avere accesi diverbi, con coloro che, in seguito, armati di pistola lo avrebbero ucciso.
L’Autorità Giudiziaria desumeva i gravi indizi di colpevolezza dalle informative di reato, annotazioni di servizio e rilievi anche fotografici, intercettazioni ambientali e telefoniche ed acquisizione di tabulati, sommarie informazioni testimoniali, filmati tratti da impianti di videosorveglianza nonché dalla relazione medico legale ed autoptica.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Avellino, a disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo”.
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