«Qualche giorno fa sono stato attaccato da due giornali. Scrivevano che nella mia Procura c’era il maggior numero di richieste di risarcimento giudiziarie e lo hanno fatto soltanto perché non mi piace la riforma della giustizia». A dirlo è il procuratore del Tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, presente oggi all’istituto comprensivo Giusti di Terzigno per un incontro con gli alunni di terza media. «Abbiamo controllato i dati – ha detto – gli attacchi dei due giornali sono gratuiti e falsi perché nella Procura di Catanzaro, dove sono stato fino a qualche anno fa, le richieste di risarcimento sono addirittura sotto alla media nazionale. Sono colpevole di dire quello che penso della riforma della giustizia, che a mio parere fa male ai processi penali». Un incontro, quello di Terzigno, moderato dal direttore de Il Fatto Vesuviano, Mariano Rotondo, ed a cui ha preso parte la dirigente scolastica Luisa Massimo: «Per noi un è onore avere Gratteri ospite nella nostra scuola, per i ragazzi sarà sicuramente uno stimolo per un futuro di legalità», ha detto la preside. Gratteri ha ascoltato le domande degli alunni ed ha risposto ad uno ad uno facendoli sedere al suo fianco: «Studiate e non frequentate i posti ed i locali in cui vanno le persone in odore di camorra», ha consigliato. Il progetto di legalità dell’istituto comprensivo Giusti di Terzigno è curato dalle docenti Rosa Giugliano Auricchio e Virginia Padovano che hanno organizzato una serie di incontri con “gli eroi dell’antimafia”. Infine, il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, ha invitato il procuratore ad una visita programmata al Museo Matt.

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