SAN GIUSEPPE VESUVIANO – Dopo la dura sconfitta subita alle elezioni regionali, nella giunta Catapano si è aperta ufficialmente la crisi con le dimissioni in blocco di tutti gli assessori.
Alcune settimane fa il TAR Campania aveva sanzionato l’amministrazione, annullando la nomina del nuovo assessore Enrico Ghirelli in quanto in contrasto con la legge che prevede la presenza di almeno due donne nella giunta comunale. Una norma nota a tutti ma che il sindaco ha inteso non osservare, assumendosi la responsabilità politica di una condanna da parte del giudice amministrativo e dell’uscita di scena dello stesso Ghirelli, dimessosi dalla carica di consigliere ed oggi fuori dal civico consesso.
“Oramai il sindaco Catapano naviga a vista, senza alcun progetto per la nostra città.” Dichiara Agostino Casillo, capogruppo consiliare per Vocenueva Libera San Giuseppe. “Dopo la sconfitta alle elezioni regionali, il dato politico presenta un’amministrazione frammentata in gruppi in forte contrasto tra loro. Le dimissioni degli assessori rappresentano l’ultimo atto di una lotta intestina che va avanti da mesi. Mentre il sindaco si preoccupa di fare campagna elettorale o di tenere a bada le diverse fazioni della propria maggioranza, il paese va a rotoli. Questo ennesimo rimpasto e rimescolamento delle deleghe dimostra l’instabilità politica della maggioranza e impedisce la continuità necessaria all’azione amministrativa per produrre risultati.
Oramai questo paese è senza una guida, senza un progetto sul futuro che vada oltre gli annunci fatti sui social media e con manifesti da parte dell’Amministrazione. Se non è in grado di mettere in campo un progetto serio di rilancio meglio passare la mano. San Giuseppe ha bisogno di voltare pagina, proprio come successo per la Campania con la vittoria del presidente De Luca.”
“Da mesi denunciamo l’inefficiente gestione del sindaco Catapano” prosegue Antonio Borriello, consigliere dello stesso gruppo. “Una gestione che punta soltanto al risultato politico di breve periodo, che dimentica le grandi questioni cui come classe dirigente siamo chiamati: messa in sicurezza delle scuole e del territorio, miglioramento del servizio rifiuti, bonifica di vasca Pianillo, supporto al distretto del tessile, progetti per i giovani, gli anziani, per chi ha più bisogno. Il sindaco, invece, si è dedicato soltanto all’occupazione delle poltrone, applicando in tutte le nomine di sua competenza un criterio di mera opportunità politica. Non a caso, alcune di queste nomine, potrebbero essere revocate, a dimostrazione che quelle scelte erano frutto di aspettative elettorali poi non concretizzatesi. Altro che meritocrazia. Al sindaco chiediamo di mantenere le promesse fatte al paese. In caso contrario, l’unica strada è quella del ritorno agli elettori.”
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