POLLENA TROCCHIA. Anche in nel Comune Vesuviano questo fine settimana ( 22 e 23 marzo), avrà luogo la ventiduesima edizione delle giornate Fai di primavera. Una grande festa popolare che dalla sua prima edizione ad oggi ha coinvolto oltre sette milioni di italiani e che quest’anno vedrà l’apertura straordinaria di oltre 750 luoghi in tutte le regioni d’Italia, con visite a contributo libero.
Un grande spettacolo di arte e bellezza dedicato a tutti coloro che hanno a cuore il patrimonio culturale e ambientale italiano, che avrà come protagonisti centinaia di siti particolari, spesso inaccessibili e che eccezionalmente potranno essere ammirati dal pubblico durante questo weekend. A Napoli e provincia sono diciassette i siti aperti per l’occasione. Quest’anno le giornate Fai di primavera sono dedicate all’imperatore Augusto nel secondo millenario della sua morte e tra le 750 aperture in tutte le regioni d’Italia, 120 aperture racconteranno la sua storia.
In provincia di Napoli è Pollena Trocchia la città che ospita il maggior numero di siti aperti per l’occasione. Cosi, sabato e domenica dalle 10 alle 16.30, sarà possibile visitare il castello di Santa Caterina. Costruito intorno al 1500 ospitava un convento delle Suore di Santa Caterina a Formiello, lo stesso ordine della chiesa vicino a Porta Capuana a Napoli. Questa struttura, dalla famiglia Gaetani d’Aragona passò ai discendenti attuali, i conti Mazzitelli, eredi per ramo materno anche di “Villa Villari” situata a Cercola. Le visite guidate al castello saranno a cura dei volontari della pro loco cittadina.
Ancora oggi e domani, dalle 10 alle 16 con partenza dalla località Carcavone di Pollena Trocchia, ci sarà la passeggiata naturalistica sul monte Somma.
L’area del Carcavone è una grande cava attualmente inattiva di materiale piroclastico. Gli sbancamenti operati nella cava, hanno messo in luce, caso molto raro per il monte Somma, la presenza di tre piccole strutture vulcaniche, formatasi sul fianco dell’antico monte prima di una delle più potenti eruzioni pliniane del vulcano, avvenuta circa 17000 anni fa.
A via Cappelli in Pollena Trocchia, ancora visite guidate a cura dei volontari della pro loco cittadina per “Villa Cappelli” (nella foto), una villa edificata nel punto più elevato del paese, con delizioso giardino e caratteristico boschetto. La villa dei marchesi del Tito in origine fu poi aggiudicata nel 1833, con l’annesso fondo di 50 moggi, al marchese Domenico Cappelli, da cui ha preso il nome la via del vecchio borgo di Pollena.
Splendidi i siti aperti a Napoli in occasione di questo weekend, come il “Palazzo Marigliano” a San Biagio dei Librai, “Villa Rosebery” la residenza posillipina del Presidente della Repubblica Italiana, la Stazione zoologica Dhorn in villa comunale e l’appartamento storico del seicentesco Palazzo Ischitella alla riviera di Chiaia.
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