domenica 8 Settembre 2024
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G.A. Dosio, disegnatore o progettista?

SANT’ANASTASIA. “Giovanni Dosio – Fra disegno dell’antico e progetto” questo il titolo del libro che sarà presentato venerdì 27 marzo alle ore 18.00 presso “I Giardini di Villa Giulia” a Madonna del’’Arco. Il testo, con la prefazione di Carmine Gambardella, porta la firma di Antonella Marciano, architetto nonché assessore all’urbanistica. Dosio è “un disegnatore dell’antico e del moderno, potente e preciso – così lo definisce l’autrice – che aspira alla massima oggettività, laddove anche la sola diversa pressione di una matita sul foglio costituisce una inevitabile sottoscrizione della propria personalità, delle proprie curiosità, della propria volontà, del proprio metodo. Dosio fissa su foglio le opere contemporanee mescolandole con il rilievo dell’antico per cogliere il filo, la traccia, il lessico originario da cui le prime hanno tratto linfa e vita”. Marciano aveva già studiato l’opera di G.A. Dosio, presentando un periodo della sua opera “ricco di suggestioni e inedito” nella tesi di dottorato, intitolata “Giovanni Antonio Dosio e la committenza Acquaviva D’Aragona”. Con il volume che presenterà cerca di riannodare il filo logico che lega il disegnatore dell’antico al progettista, con una ricerca di nessi e uno sguardo dall’alto che le hanno permesso di trovare trame inedite, una vasta documentazione grafica e una moltitudine di opere realizzate. Ricerca che, tra l’altro, le ha permesso di affermare nel suo volume che “non è possibile trascurare la certezza di un intervento dosiano presso la Chiesa di M. dell’Arco”, mentre è noto che autore del progetto è stato ritenuto a lungo frà Nuvolo. “Abbiamo patrocinato questo incontro perché è sempre opportuno portare a conoscenza gli sforzi di chi contribuisce alla diffusione della cultura. Quando poi siamo coinvolti anche come territorio, perché si apre uno spaccato e si cerca di ritrovare le nostre radici fortemente legate al Santuario della Madonna dell’Arco, ci sentiamo doppiamente impegnati a seguire il “fil rouge” che, partendo da lontano, ci conduce a una nuova e più incisiva testimonianza di ciò che eravamo. E questo – afferma l’assessore alla cultura e cittadella mariana, Luigi De Simone – è il caso dell’Arch. Antonella Marciano, nostra concittadina, autrice del volume su Giovanni Antonio Dosio che fu chiamato da frà Giovanni Leonardi a “stabilire il disegno della Chiesa” di MADONNA DELL’ARCO. Il volume ha, per me, una preziosità nella preziosità, proprio perché l’autrice ha dedicato ben cinque pagine al Santuario, con uno studio approfondito di molte fonti e testi. Pagine che fanno intuire il legame del Dosio con la nostra terra, certamente profondo e tale da permettergli, negli anni seguenti il 1590, di interpretare il pensiero della popolazione di allora che, intorno al piccolo tempietto del ‘400, voleva veder sorgere un Santuario adeguato ad accogliere i pellegrini, che sempre più numerosi venivano a vedere da vicino e a venerare la famosa e miracolosa immagine della Madonna dell’Arco. Dobbiamo tutti sentirci impegnati nel seguire le tracce che ci sono offerte dalla cultura, strumenti necessari a migliorare la comprensione e la condizione della nostra collettività, che è parte attiva di una cittadella mariana che accoglie e raccoglie, nel suo significato più profondo e vasto, non solo il Santuario ma tutta Sant’Anastasia”.

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