Somma Vesuviana. E’ deflagrata la bomba all’interno dell’amministrazione di centro destra di Somma Vesuviana. Alle luci della ribalta è saltato Biagio Esposito, responsabile locale dell’Mpa, rappresentato nel consiglio comunale sommese, in seno alla maggioranza, dal consigliere Nunzio Iorio. Egli infatti in una lettera, datata 26 Gennaio, si chiede se sia stato commesso “un abuso di potere” da parte dell’assessore allo spettacolo, allo sport e all’immagine del comune di Somma Vesuviana: Raffaele D’Avino. Tutto nasce da un autorizzazione firmata dall’assessore in questione per uno spettacolo da svolgersi in piazza Trivio il 18 gennaio, in occasione del “Fuocarazzo di S.Antonio”. “Il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali non consente a nessun assessore di sostituirsi ai poteri di un dirigente comunale”, scrive Esposito nella missiva indirizzata al segretario generale del Comune Maria Luisa Dovetto, al direttore generale Giuseppe Terracciano, all’assessore alla Legalità e Trasparenza Giulio Neri e alla dirigente del settore Commercio, Maria Rosaria Rea. “Il sottoscritto non ha trovato nessuna legge nazionale- europea”, aggiunge l’esponente dell’Mpa, “che consente ad un assessore comunale di acquisire il potere delegato per legge ad un dirigente. Tali autorizzazioni possono far incorrere l’autorizzato in un abuso, in quanto è in possesso di un’autorizzazione che per la legge è nulla”.
La denuncia in realtà è solo l’ultimo atto di una guerra sotterranea tra i due cominciata a dicembre e mai del tutto pacificata. Fu allora che l’assessore D’Avino organizzò, patrocinandole come assessorato, alcune associazioni per una manifestazione in piazza Europa nell’ambito della serie di eventi intitolata“Aspettando il Natale”. La stessa piazza, chiusa dal 2008 per l’inutilizzabilità delle giostre bruciate presumibilmente da vandali, e di cui Biagio Esposito è concessionario dei locali (un chiosco ed un edicola) fu invece negata a quest’ultimo il 13 gennaio perché priva di assicurazione. Motivo della richiesta: “Il Fuocarazzo di Sant’Antonio in villa Europa”. A firmare il parere negativo fu proprio l’assessore allo spettacolo D’Avino. Il tutto, Biagio Esposito, lo denuncia in una lettera del 13 gennaio indirizzata al sindaco Allocca e al dirigente di settore. E nella stessa missiva, il responsabile dell’Mpa, prende atto del fatto che “a Somma Vesuviana non si possono organizzare manifestazioni senza scopo di lucro” perché nessuna piazza è coperta da assicurazione. Ma Esposito va anche oltre e, tornando all’ultima lettera, sottolinea un altro caso che da anni non trova risposta. Si tratta del chiostro allocato nella piazza conosciuta come Porta del Parco, di proprietà comunale che fu assegnato anni fa in gestione ad un privato e da allora è rimasto chiuso.
Sulla vicenda l’assessore D’Avino e il suo entourage si sono chiusi in una coltre di silenzio. Interpellato ha infatti annunciato che non risponderà più alla stampa perché quest’ultima “distorce sistematicamente ciò che lui dice”.
Naturalmente come spesso capita in questi casi non è dato sapere a quale dichiarazione l’assessore faccia riferimento.
Gaetano Di Matteo
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