SOMMA VESUVIANA. Da qualche giorno la politica del marciapiede dà Forza Italia ormai prossima ad un’entrata nella maggioranza di governo cittadina. Chiacchiere nate da una riunione che ha preceduto il consiglio comunale del 29 aprile e nel corso della quale il sindaco Pasquale Piccolo si sarebbe assai lamentato dei suoi consiglieri un po’ troppo “ballerini”.
Ricordiamo che l’attuale amministrazione si regge su un solo voto, 12 sono i consiglieri all’opposizione, 12 quelli in maggioranza il 13esimo voto è quello del sindaco. In consiglio comunale poi i 5 esponenti di Forza Italia si sono astenuti su alcuni argomenti finanziari proposti dall’amministrazione da qui il rafforzamento della convinzione che fossero pronti al “salto della quaglia” con tanto di assegnazione di ben 2 assessorati. Abbiamo chiesto al capogruppo degli “azzurri”, Giuseppe Sommese di chiarire la posizione sua e dei suoi colleghi (Giuseppe Di Palma, Lucia Di Pilato, Antonio Granato e Giandomenico Di Sarno).
L’astensione in consiglio comunale su alcuni punti finanziari, ce la può spiegare?
“Gli atti che sono giunti in aula comportavano, quantomeno, una vantaggio per alcuni cittadini, e noi sul piano finanziario ci siamo astenuti perchè aveva un costo di circa 500 mila euro in meno rispetto al vecchio servizio di raccolta differenziata, ci siamo astenuti sulle aliquote Tasi perchè non c’è stato nessun aumento, abbiamo votato a favore del regolamento dell’Imu perchè comportava agevolazioni per i cittadini, astenuti per tariffe Irpef che erano rimaste invariate. Insomma da quando esiste la legge nazionale per cui i Comuni devono fare il piano finanziario per i rifiuti, cioè da tre anni, per la prima volta non è in aumento. Non è un granché, ma si evita comunque di gravare sui contribuenti. Sicuramente la cartella delle tasse è più leggera, seppur di pochi euro, ma è un segnale. Anzi, l’Imu per chi è proprietario di due o più abitazioni e ne lascia una in comodato d’uso al figlio ottiene altre agevolazioni e la Tasi non è aumentata. Argomenti su cui non potevamo dare un voto contrario, perchè voleva dire votare contro ad una cosa che agevola i cittadini certo non potevamo votare in modo favorevole perchè siamo all’opposizione”.
E cosa ci dice rispetto all’ipotesi, tanto chiacchierata, di un “allargamento” della maggioranza, un’apertura da parte di Piccolo?
“Se il sindaco ha capito che per andare avanti c’è bisogno di collaborazione politica con altre forze visto che non ha maggioranza, o meglio ce l’ha risicatissima, vuol dire che ha compreso quello che noi dicevano da tempo: cioè senza numeri non si può governare una città di 40mila abitanti. Concorda con una posizione già esposta da Forza Italia nei mesi scorsi, come si dice se son rose fioriranno. Finora non ci abbiamo parlato, ma se ci fossero passaggi ufficiali in tal senso lo comunicheremmo. Per ora si tratta soltanto di voci che si susseguono”.
Non si può escludere, dunque, questa possibilità?
“No, non si può perchè se Piccolo fa una riunione e dice di voler allargare a qualche gruppo politico di centrodestra il no a priori nessuno lo può dire, solo in fase di confronto si stabilisce se ci sono le condizioni o meno per una eventuale collaborazione”.
Scenari aperti e nuovi equilibri potrebbero verificarsi, resta tutto da stabilire.
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