sabato 23 Novembre 2024
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Forum ambiente area nolana: tavolo tecnico dei sindaci

San Vitaliano – Na. Tavolo tecnico dei sindaci dell’area Nolano-Acerrana. Appello per istituire la consulta intercomunale per l’ambiente.

Importante assemblea dei sindaci dell’area nolano-acerrana-pomiglianese venerdì scorso nell’aula consiliare del comune sulla questione dell’inquinamento da polveri sottili. Alla presenza dei cittadini e delle principali associazioni ambientaliste locali e regionali, il sindaco Antonio Falcone, promotore dell’iniziativa, ha gettato le basi per l’istituzione del Tavolo tecnico dei Sindaci presso la Regione Campania che dovrà affrontare l’annosa questione degli sforamenti delle polveri sottili, giunti a livelli intollerabili e per i quali non sono state ancora individuate le fonti certe di inquinamento.

Dopo la relazione tecnica del Dirigente dell’Arpac Giuseppe Onorati, che ha illustrato i dati relativi agli sforamenti della centralina di San Vitaliano, si sono susseguiti gli interventi dei sindaci dell’area che hanno tutti sostenuto la necessità dell’istituzione del tavolo per poter affrontare e risolvere il fenomeno, sollecitando in primis la Regione Campania, presente l’assessore all’ambiente dell’Ente di via Santa Lucia, l’onorevole Fulvio Buonabitacola. Antonio Falcone ha proposto una prima bozza di protocollo d’intesa per iniziare il monitoraggio ambientale dell’intera area, in quanto è riduttivo il rilevamento di un singolo comune e una convenzione con ditte specializzate per dotare i comignoli dei camini di abbattitori per i fumi.

“Bisogna fare lo studio su tutti i comuni – ha osservato Onorati dell’Arpac – Le fonti delle polveri sottili sono i riscaldamenti, le auto, il porto di Napoli, e gli aerei. E non ultime le industrie del territorio che producono emissioni in atmosfera, compreso l’inceneritore di Acerra”. “L’Arpac ha preso impegni per coprire il territorio con altre centraline” ha promesso Onorati.

Il Prof. Trifuoggi della Federico II ha assicurato di aver già allestito un progetto di monitoraggio dell’aria con supporti poco costosi e che è stata installata una centralina sull’edificio del Comune di San Vitaliano. Il Sindaco di Pomigliano Russo ha auspicato che l’Arpac segnali in tempo reale gli sforamenti in quanto è insostenibile avere i dati dopo quindici giorni e ha proposto ai sindaci investimenti economici per sostenere l’iniziativa. Da tutti è venuto il plauso all’iniziativa lodevole dei sindaci, ma è necessario lo studio della natura delle polveri per poter attuare una ‘terapia’ adeguata. In aula presenti l’On. Massimiliano Manfredi, l’On. Antonio Ferrara, l’On. Gennaro Saiello, il rappresentanti dell’Asl Napoli 3 Sud.

Il consigliere Luigi Cappella, in rappresentanza del Comune di Saviano, ha proposto di stabilire in ordine di priorità le fonti di inquinamento da polveri sottili , le dosi incidenti nei singoli comuni, e gli effetti-dose dipendenti sull’organismo umano a cura della Asl. Le associazioni ambientaliste presenti hanno sollecitato l’immediato istituzione della Consulta Intercomunale per l’Ambiente presso il Tavolo dei Sindaci e fare immediatamente la speciazione delle particelle per individuare le cause certe degli sforamenti. “La fonte principale è rappresentata dai riscaldamenti – ha tuonato Giovanni Malesci di San Vitaliano – Essi rappresentano il 75% del totale delle polveri sottili rilevate a San Vitaliano”.

L’On Fulvio Buonabitacola, nel suo intervento finale, ha dichiarato: “Stamane c’è stata una sessione di democrazia e quella dell’ambiente è una guerra contro noi stessi e contro quelli che verranno dopo di noi” . “Per questo – ha proseguito l’assessore – ci vuole un ‘Ato’ dell’aria, un ambito omogeneo di controllo delle emissioni che riguardi tutti i comuni del comprensorio in maniera integrata”. “Serve una banca dati più estesa – ha concluso Buonabitacola – e servono strumenti di indagine più raffinati. La ASL può per esempio studiare le patologie respiratorie (e non solo) del territorio,e bisogna fare azioni per ridurre le combustioni, agire sui sistemi di mobilità cittadina, e in attesa dell’Ato dell’atmosfera, istituire un tavolo tecnico permanente con comuni, Arpac, Regione e Università”. Attendiamo risposte immediate dalla Regione soprattutto. (G. Esposito)

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