martedì 25 Marzo 2025
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Fitofarmaci illegali, 9 misure cautelari e sequestro beni da 8 milioni

Due società di Boscoreale e Roma importavano dalla Cina e dalla Thailandia fitofarmaci cancerogeni e li diluivano con altro per aumentarne il profitto. Indagini complesse quelle effettuate dai militari della guardia di finanza del Gruppo di Torre Annunziata. Oggi le fiamme gialle (agli ordini del colonnello Gennaro Pino) con l’impiego di 200 militari appartenenti a 30 Reparti del Corpo in tutta Italia hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di 9 misure cautelari personali e a un decreto di sequestro preventivo per un importo pari complessivamente a 7.947.540,28 euro, emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, come richiesto dalla Procura oplontina. I 9 destinatari del provvedimento sono indagati per il reato di associazione per delinquere, finalizata alla commissione dei reati di adulterazione di fitofamaci e di ricettazione di tali prodotti, nonché per i reati di adulterazione o contraffazione di fitofarmaci, di riciclaggio e di auto riciclaggio.
All’esito delle indagini espletate il GIP del Tribunale di Torre Annunziata ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di un indagato, la misura coercitiva degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di altri sette indagati e la misura coercitiva del divieto di dimora nella regione Campania per un indagato nonché ha disposto il sequestro preventivo della somma dei quasi 8milioni di euro comprensiva di denaro contante, disponibilità finanziarie, quote societarie, beni mobili ed immobili riconducibili agli indagati.
Ecco perché stamane, con l’ausilio di tre unità cash dog, specializzate nella ricerca di denaro contante, sono state effettuate 55 perquisizioni nelle regioni Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia – anche nei confronti delle ditte degli acquirenti nonché degli intermediari/procacciatori di clienti dei fitofarmaci provenienti dalle due socictà riconducibli al dominus dell’associazione per delinquere (Agro Val Service s.r.l. e Romanus Agro s.r.l.), al fine di impedirne I’utilizzo nelle coltivazioni agricole con ulteriori danni per I’ambiente e per il consumatore finale.
L’attività investigativa trae origine dal sequestro di oltre 46mila litri di fitofarmaci adulterati e illegali – che, qualora immessi sul mercato, avrebbero fruttato 5 milioni di euro – effettuato dalla Guardia di Finanza nel 2023 in fase di accesso presso il domicilio del rappresentante legale della “Agro Val Service” s.r.l. con sede a Boscoreale (NA), esercente l’attività di “commercio al deaglio di prodotti per l’agricoltura ed il giardinaggio”.
Dalle indagini, proseguite anche mediante intercettazioni telefoniche, oltre che con l’ausilio delle analisi tecniche sui campioni sequestrati, è emerso che l’amministratore della predetta società avrebbe importato dall’Asia per poi commercializzarli in concorso con alcuni intermediari/procacciatori di clienti, fitofarmaci vietati dalla normativa di settore, europea e nazionale, in assenza delle previste autorizzazioni amministrative sanitarie ed ambientali, in quanto adulterati e pericolosi per la salute pubblica.
“Nello specifico i fitofarmaci”, si legge in una nota drl procuratore Nunzio Fragliasso, “dopo essere stati introdotti nel territorio nazionale mediante false indicazioni nelle bollette doganali inerenti alla tipologia di prodotto in modo da eludere i controlli, venivano manipolati con altre molecole, creando miscele nocive per la salute umana ed estremamente vantaggiose per i clienti finali, in quanto diluibili con una percentuale di acqua doppia rispetto a quella necessaria per l’impiego di un fitofarmaco legale, permettendo quindi agli attuali indagati un illecito risparmio di spesa e, conseguentemente, un maggiore illecito profitto.
Nel corso delle indagini si è proceduto ad una pluralità di sequestri dei fitofarmaci adulterati, i quali, all’esito della consulenza tecnica disposta da questo Ufficio, sono risultati contenere sostanze altamente cancerogene, pericolose per la salute umana”.
I proventi dell’ativitä illecita sono risultati reinvestiti dai principali indagati nell’acquisto di 3 immobili – un appartamento a Scafati (SA), una residenza estiva a Capaccio Paestum (SA) ed un b&b a Porto Cesareo (LE) del valore complessivo di euro 381.050,48, anch’essi oggetto di sequestro preventivo, integrandosi a carico dei responsabili anche il reato di auto-riciclaggio.
All’esito delle indagini espletate il GIP del Tribunale di Torre Annunziata ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di un indagato, la misura coercitiva degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di altri sette indagati e la misura coercitiva del divieto di dimora nella regione Campania per un indagato nonché ha disposto il sequestro preventivo della somma di 7.947.540,28 curo, comprensiva di denaro contante, disponibilità finanziarie, quote societarie, beni mobili ed immobili riconducibili agli indagati.

I fitofarmaci sono prodotti fitosanitari (“antiparassitari”, pesticidi”) utilizzati in agricoltura per I’eliminazione di organismi nocivi (insetti, acari, batteri, roditori) e di erbe infestanti, la cui immissione in commercio è soggetta ai detami di specifiche direttive europee, che prevedono una doppia valutazione del rischio (sanitaria ed ambientale), posta in essere dagli Stati Membri mediante un “elenco positivo” di sostanze attive utilizzabili nei preparati.

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