Roma. A quanto si apprende, a Montecitorio si stanno raccogliendo le firme dei deputati che si riconoscono come vicini a Luigi Di Maio per la costituzione di un gruppo parlamentare autonomo alla Camera. L’iniziativa, riferiscono all’ANSA le stesse fonti, sarebbe annunciata tra oggi e domani.A quanto si apprende, a Montecitorio si stanno raccogliendo le firme dei deputati che si riconoscono come vicini a Luigi Di Maio per la costituzione di un gruppo parlamentare autonomo alla Camera. L’iniziativa, riferiscono all’ANSA le stesse fonti, sarebbe annunciata tra oggi e domani. Per costituire un gruppo a Montecitorio servono 20 deputati in base al regolamento.Sono “ben più di una decina” i senatori del M5S vicini a Luigi Di Maio che a Palazzo Madama hanno già firmato per la costituzione di una componente autonoma. Lo apprende l’ANSA da una fonte parlamentare. Il regolamento del Senato prevede che per la costituzione di un gruppo parlamentare servano almeno dieci senatori. Tuttavia, i dimaiani rischiano di non poter costituire un gruppo: l’art. 14 dice, infatti che i gruppi devono “rappresentare un partito o movimento politico che abbia presentato alle elezioni del Senato propri candidati con lo stesso contrassegno, conseguendo l’elezione di Senatori”.In mattinata Beppe Grillo in un post sul suo blog aveva scritto: “La luce del sole è il miglior disinfettante. Luce sia, dunque, sulle nostre ferite, sulla palude e sull’oscurità. Qualcuno non crede più nelle regole del gioco? Che lo dica con coraggio e senza espedienti. Deponga le armi di distrazione di massa e parli con onestà”.”Siamo tutti qui per andarcene, comunque, ma possiamo scegliere di lasciare una foresta rigenerata o pietrificata”, scrive in un post intitolato ‘Dictyostelium’. “Quando il Movimento fece i primi passi Steve Jobs chiese agli studenti di Stanford di accettare la morte come agente di cambiamento della vita e disse loro “ora il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo lontano da oggi, diventerete gradualmente il vecchio e verrete spazzati via. Scusate se sono così drastico, ma è vero”. La sua Apple è oggi diventata la più grande impresa del mondo e la Silicon Valley resta la culla dell’innovazione tecnologica. Ma nella vicina Arizona c’è anche una foresta pietrificata da milioni di anni”, scrive ancora.
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