venerdì 22 Novembre 2024
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Finto maresciallo sequestra beni per 40mila euro a un noto imprenditore: arrestato dai carabinieri

“Carabinieri, ci apra subito la porta”. Così è stato tratto in inganno un 39enne, noto imprenditore di San Giovanni a Teduccio, che credendo alla parola di chi gli parlava al citofono una mattina all’alba ha aperto ritrovandosi, infine, derubato di oltre 40mila euro tra preziosi e oggetti vari. Identificato e arrestato dai veri militari dell’arma il truffatore 29enne.

Era il 9 aprile dello scorso anno (2014), quando all’alba una banda suona alla porta dell’ imprenditore. Il capo della pattuglia era in divisa da maresciallo dei carabinieri, e, dopo aver suonato alla porta del malcapitato ha intimato quest’ultimo di aprire immediatamente dicendo che insieme ad altri tre “colleghi”, in borghese, doveva eseguire una perquisizione disposta dalla magistratura.L’imprenditore credendo di essere obbligato ad ubbidire a un vero ordine dell’Autorità,  aveva così aperto la porta e immediatamente i quattro truffatori si sono fiondati in casa. Chiusa la porta alla loro spalle hanno iniziato a rovistare dappertutto ma  non alla ricerca di “prove”, come avevano annunciato bensì di oggetti di valore da rubare, tant’è che durante il finto atto d’indagine si erano portati via materiale per il valore di circa 40mila euro: alcuni telefonini, vari oggetti preziosi di famiglia e 2 orologi Rolex, un Submariner e un Daytona. Appena la banda è andata via il 39enne ha sporto denuncia e  i carabinieri del nucleo Investigativo di Napoli (quelli veri, che operano in borghese) hanno identificato il “finto maresciallo” nel corso di indagini coordinate dalla Procura di Napoli su una serie di reati contro il patrimonio consumati tra Napoli e provincia. Manette e carcere di Poggioreale per Vincenzo Salzano, un 29enne residente a Casalnuovo di Napoli in via Vanvitelli e già noto alle forze dell’ordine, che nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a suo carico dal gip di Napoli è ritenuto responsabile di concorso in furto in abitazione aggravato perché commesso simulando la qualità di Pubblico Ufficiale. I militari del nucleo Investigativo insieme a colleghi della Compagnia di Castello di Cisterna hanno trovato il 29enne nella sua casa dove, nel corso della perquisizione domiciliare eseguita contestualmente all’arresto, hanno rinvenuto e sequestrato la parte superiore di una paletta segnaletica (contraffatta con la scritta “ministero delle finanze”). L’arrestato ora è stato trasferito nel carcere di Poggioreale. L’odierna operazione segue quella messa a segno dai militari dell’Arma il 24 ottobre 2014 durante la quale erano state arrestate 11 persone, i componenti di due bande dedite a furti e rapine in abitazione perpetrate in tutta Italia usando travestimento da Carabinieri o Finanzieri e fingendo di dover eseguire decreti di perquisizione ordinati dalla Magistratura.

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