Napoli. La capogruppo azzurro: “Sito può avere missione cantieristica e turistica”.
«La Regione Campania è impegnata, a tutti i suoi livelli, nella difesa della missione produttiva dello stabilimento stabiese di Fincantieri e nella sensibilizzazione dell’azienda rispetto alla necessità di nuovi, e più importanti, investimenti che trasformino lo scalo di Castellammare preservandone la vocazione cantieristica ma, al contempo, arricchendone le potenzialità turistiche».
Lo ha detto Annarita Patriarca, capogruppo regionale di Forza Italia, promotrice dell’incontro istituzionale tenutosi, nei giorni scorsi, in Consiglio regionale proprio sulla vertenza Fincantieri a cui hanno partecipato gli assessori Fulvio Bonavitacola e Antonio Marchiello.
«Una riunione che, dietro sollecitazione delle Rsu del cantiere, ho concordato e richiesto con i capigruppo Mario Casillo (Pd), Gianpiero Zinzi (Lega), Michele Schiano (FdI), Valeria Ciarambino (M5s) e Tommaso Pellegrino (Iv) per dimostrare che, su Castellammare, l’Amministrazione regionale è presente nella sua interezza e che non esistono divisioni di partito o ideologiche su un tema così serio che non merita strumentalizzazioni di parte o autoreferenziali», ha continuato l’esponente del partito azzurro.
«Accogliendo le nostre istanze, Palazzo Santa Lucia ha avviato una interlocuzione operativa con l’azienda per giungere a una condivisione del progetto di trasformazione dello scalo stabiese anche in approdo crocieristico. La stessa Regione e l’Autorità portuale sono pronte a sostenere, con importanti impegni finanziari, gli investimenti necessari per dotare la struttura stabiese di una nuova occasione di sviluppo ma è fondamentale che anche Fincantieri offra garanzie sia a livello industriale che occupazionale oltre che economico. E su questo stiamo lavorando tutti».
«L’obiettivo di potenziare il cantiere di Castellammare è l’unica cosa che conta. La tutela del sito non può essere terreno per l’affermazione di individualità ma solo per la salvaguardia delle comunità: la comunità dei lavoratori, la comunità dell’indotto e la comunità che si raccoglie attorno a una tradizione navalmeccanica storica che fa onore alla nostra terra. Su questo, Regione e Amministrazione comunale stanno facendo e faranno la loro parte lavorando in sinergia». (L’ufficio stampa)
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