Fincantieri è stata condannata dal giudice del Lavoro del Tribunale di Torre Annunziata a risarcire la famiglia di un ex operaio stabiese con la cifra record di 650mila euro. La sentenza, probabilmente la più importante di quelle emesse negli ultimi anni, guarda oltre l’amianto e sancisce che altre sostanze patogene erano indiscriminatamente e massicciamente presenti presso i cantieri navali di Castellammare di Stabia.
Finora i pronunciamenti del tribunale con annessi risarcimenti danni avevano riguardato principalmente le conseguenze mortali dell’esposizione ad amianto per le due classiche patologie oncologiche asbesto-correlate, ossia il mesotelioma e il tumore del polmone.
In questo caso, invece, il giudice ha risarcito gli eredi di un ex operaio ammalatosi di tumore maligno della vescica ed esposto a vernici tossiche durante la prestazione lavorativa. Il sig. C.D., operaio dei cantieri nel trentennio ’60-’90, era addetto a mansioni di supporto ai verniciatori e quotidianamente era stato esposto alla inalazione delle vernici e delle sostanze cancerogene in esse contenute. Anni dopo, l’operaio si era ammalato di un letale carcinoma vescicale metastatico. Gli eredi, moglie e due figli, difesi dall’Avv. Gianmarco Meglio, sono stati risarciti con la cifra record, per questo tipo di patologia, pari a 650.000 euro.
La sentenza – e qui la vera novità – conferma che altre sostanze nocive erano presenti nel cantiere navale stabiese oltre all’amianto. “Negli ultimi anni la letteratura scientifica ha ampliato il ventaglio delle malattie professionali e nell’area stabiese sono sempre più gli operai deceduti per patologia oncologica, in particolare per cancro del colon-retto, della laringe, della vescica e del sangue – spiega l’avv. Meglio – Dall’esame della storia lavorativa del singolo operaio si possono trarre gli elementi utili per verificare l’effettiva natura della patologia e ricorrere al giudice per rivendicare i sussistenti diritti risarcitori. Presso il tribunale di Torre Annunziata sono già in corso cause per tali patologie e tra non molto potrebbero esserci ulteriori novità di forte rilievo”.
D’altronde i danni lungolatenti alla salute subiti nei decenni dagli operai Fincantieri sono moltissimi e di diverso tipo. Ad oggi si possono individuare quattro categorie di casi: 1) danni “leggeri” per difficoltà respiratorie da asbestosi; 2) danni mortali per “classiche” neoplasie da amianto; 3) danni per patologie “nuove” da amianto (tumore colico, per esempio); 4) danni per tumori provocati da agenti patogeni ulteriori all’amianto presenti nel cantiere. Tutti suscettibili di risarcimento, sotto diversi profili, in favore dell’operaio ammalato e dei suoi familiari.
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