venerdì 27 Settembre 2024
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Finanzieri a processo, giornalista aggredito e costretto a lasciare l’aula

Stava assistendo ad un processo che vede imputati 11 tra finanzieri e poliziotti ed è stato aggredito e costretto a lasciare l’aula, protagonista di questo gravissimo episodio un giornalista di Cronache di Napoli, Francesco Celardo.
È avvenuto il 17 ottobre scorso al tribunale di Napoli Nord, ma lo si è appreso soltanto oggi perché il collega ha sporto denuncia e le Fiamme Gialle hanno già redatto una relazione che è stata consegnata al sostituto procuratore di Napoli Nord Vincenzo Savoia che ha coordinato l’attività investigativa, poi sfociata nel processo e adesso rappresenta l’accusa nel procedimento giudiziario in corso ad Aversa.

Al Tribunale di Napoli Nord, 11 tra finanzieri e artificieri della polizia di Stato (già sospesi) all’ epoca dei fatti in servizio presso il Gruppo di Giugliano e la Questura di Napoli, devono rispondere di reati gravi come il peculato, la ricettazione, la falsità materiale ed il falso ideologico. Secondo l’accusa sequestravano fuochi, felpe, magliette e costumi (con marchi contraffatti) e con la complicità di altri colleghi si “spartivano” i prodotti sequestrati. Per non destare sospetti, poi, falsificavano i verbali attestando falsamente di aver distrutto quella merce. Un’ onta per la guardia di finanza che dopo la denuncia di un imprenditore, cui era stata sequestrata la merce, avviarono immediatamente delle serie indagini.
Il 17 ottobre davanti al giudice c’è stata un’udienza molto particolare. Il pm Vincenzo Savoia, ha interrogato Emanuele Cardia, l’ufficiale che ha svolto le indagini ricostruendo la doppia attività illegale svolta dagli imputati. Celardo è presente all’ udienza e quando l’ufficiale comincia ad elencare le varie fasi dell’indagine (svolta ai tempi sotto la guida dell’allora colonnello, oggi generale alla guida del comando provinciale di Palermo, Domenico Napolitano) il giornalista viene “palesemente aggredito da due finanzieri imputati”, come racconta lo stesso collega. “Tu chi sei un giornalista?”, aggiunge, “Mi accusano falsamente di registrare l’udienza. “Stai registrando? Non ti permettere di farlo. Tu qui non puoi stare”. Cerco di trattenermi, spiego a entrambi che l’udienza è pubblica. Ma i due militari sospesi dal servizio rispondono: “Ti faccio identificare, vai via da qui dentro”. Come fossi un terrorista. Uno dei due mi spintona, apre la porta e mi caccia letteralmente fuori dall’aula. Decido di rivolgermi alla Polizia penitenziaria. I due agenti di servizio alla porta principale mi rispondono così: “Noi non ci possiamo fare nulla, si rivolga ai carabinieri”. Vado dal carabiniere di servizio alle aule e gli racconto il fatto. Lui mi risponde: “Guardi, lei ha ragione, ma lo deve chiedere al giudice”.
A fianco c’era una testimone che ha visto tutto. Ha visto pure che uno di quelli che mi ha sbattuto fuori dall’aula mi monitorava da lontano. Alla fine, per evitare polemiche, sono andato via. Ho poi saputo che uno degli avvocati ha lamentato al giudice la presenza di un giornalista in aula. Il giudice avrebbe risposto che l’udienza era pubblica e dunque la mia presenza non recava danno a nessuno. Se non forse agli imputati, che non volevano che si sapesse in giro quello che era stato accertato nei loro confronti. Troppa la vergogna di cui si sarebbero coperti in merito al ruolo che fino a pochi mesi fa ricoprivano in un corpo glorioso come la Guardia di Finanza”. Naturalmente l’articolo è uscito su Cronache di Napoli e poi Celardo ha denunciato formalmente l’accaduto. Noi siamo qui a riprendere questa storia, l’ennesimo esempio che testimonia di come, dopo la Riforma Cartabia, diventa difficoltoso fare questo mestiere per via della eccessiva, in certi casi, tutela degli imputati e la mancanza di libertà di stampa che vorrebbe i giornalisti in silenzio.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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