venerdì 29 Novembre 2024
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Falsifica i documenti sulla sicurezza dei lavoratori, imprenditore e tecnico denunciati dalla polizia locale

Arzano. Falsifica i documenti sulla sicurezza dei lavoratori, imprenditore e tecnico denunciati dalla polizia locale. Sequestrata la documentazione, contestate violazioni per 80mila euro.

Rientrano nei controlli per la sicurezza nei cantieri edili le attività investigative che hanno portato gli agenti della polizia locale di Arzano, diretta dal colonnello Biagio Chiariello, a “smascherare” un imprenditore edile ed un tecnico che avevano “falsificato” le certificazioni mediche sulla sicurezza degli operai con l’obiettivo di vedersi annullare le sanzioni comminate.

I fatti.
Il cantiere edile, di via Colombo, è quello dove gli agenti della polizia locale, con la collaborazione del Nucleo Sicurezza Luoghi di Lavoro dell’Asl Napoli2Nord, avevano nei giorni scorsi “bloccato” diversi operai che alla vista degli operatori avevano intentato un “fuggi fuggi” ma grazie alla chiusura degli ingressi ed uscite si sono dovuti fermare.
Convocati i lavoratori in caserma, alcuni irregolari e segnalati alle competenti sedi, il loro datore di lavoro ha esibito documenti tra cui quelli attestanti le visite mediche obbligatorie e la formazione sulla sicurezza.
Qualcosa però non era chiaro generando negli agenti un sospetto sulla veridicità dei documenti, sono saltare infatti all’occhio le anomalie di timbri e data, quest’ultima risalente ad un periodo antecedente al controllo per evitare le sanzioni .
Convocato il medico che “avrebbe” rilasciato la documentazione, questi non ha esitato a disconoscere l’autenticità della stessa risultata falsa.
Scattato il sequestro della documentazione i responsabili sono stati denunciati con rapporto trasmesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, mentre le sanzioni contestate per le violazioni sulle norme nella sicurezza dei luoghi di lavoro contestate ammontano a 80 mila euro.
Continua intanto l’attività di contrasto agli abusi con fine di evitare le morti bianche e lo sfruttamento delle maestranze che spesso rimettono la propria vita a causa della negligenza dei datori di lavoro.

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