mercoledì 2 Aprile 2025
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Etica e morale ad orologeria: Carmine Alfano favorito nel ballottaggio a Torre Annunziata.

In un’epoca in cui la linea tra il lecito e l’illecito sembra farsi sempre più sottile, le recenti intercettazioni che hanno coinvolto il candidato sindaco Carmine Alfano hanno messo in luce una serie di questioni etiche e morali che vanno ben oltre il semplice scandalo politico. I termini usati da Alfano, sebbene non costituiscano un reato penale, hanno sollevato un dibattito acceso sulla degenerazione del linguaggio e dei comportamenti all’interno della sfera pubblica e privata.

Il linguaggio offensivo e denigratorio utilizzato da Alfano nei confronti di medici, pazienti e specializzandi, così come l’uso di termini omofobi, riflettono una tendenza più ampia nella società, dove un simile slang è diventato quasi normale. Questo fenomeno è stato sdoganato anche da una classe politica che da Berlusconi in poi sembra più disposta ad assumere i comportamenti dei propri elettori piuttosto che essere un esempio ed educarli a comportamenti consoni e rispettosi dell’altro.

La risposta di Alfano, che ha cercato di scusarsi della “marachella” mostrandosi affiancato dalla candidata trans Simona Aiello di FdI, è stata vista da molti come un tentativo di giustificare il proprio comportamento invocando una “giustizia ad orologeria”, che tanto presa fa sugli elettori e che ritengono che la fuoriuscita di queste conversazioni private a ridosso del ballottaggio siano pilotate, cosicché da far sembrare Alfano la vittima e quindi favorito nel secondo turno.

La percezione di una giustizia che interviene solo in determinati momenti è stata spesso utilizzata da vari schieramenti politici per accusare l’avversario di manipolare il voto. Tuttavia, questa strategia è stata impiegata sia dal centrodestra che dal centrosinistra, come nel caso dell’ex sindaco Ascione, che da due anni è accusato di associazione esterna mafiosa ma non ha ancora scontato una sola ora di carcere. Le dichiarazione di Alfano contro l’amministrazione precedente hanno messo in luce anche il modo in cui la presunzione di innocenza viene applicata selettivamente.

Gli osservatori si chiedono chi trarrà vantaggio da questa inchiesta dell’Espresso. I pronostici davano come vincente Corrado Cuccurullo, ma la società, spesso accusata di essere composta da “maleducati, ladri e furbi”, sembra riconoscersi in personaggi simili a loro, pronti a giustificarli e a difenderli; Roberto Vannacci è diventato europarlamentare proprio grazie a le sue dichiarazioni omofobe e razziste in cui si sono riconosciuti centinaia di migliaia di italiani. A 5 giorni dal voto il più preoccupato di quanto è successo e che vede vacillare la sua elezione a sindaco non è sicuramente Carmine Alfano.

I cittadini di Torre Annunziata, che in passato sono stati accusati di tutto – camorristi, ladri, truffatori – anche per colpa dei politici che li rappresentavano, dovranno fare i conti con la propria immagine e con le decisioni che prenderanno il 23 e 24 giugno.

La vicenda di Alfano e le intercettazioni di oggi sono un campanello d’allarme per una società che sembra aver perso il senso dell’etica e della morale e non conosce più il senso della vergona. La scelta degli elettori sarà cruciale per determinare se sarà possibile ripristinare un senso di responsabilità e di educazione quanto meno nella vita pubblica e privata.

*la legge italiana proibisce la diffusione di sondaggi

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