OTTAVIANO. Ergastolo, confermato dalla Corte di Appello, per i due “carabinieri rapinatori”, che nel marzo 2015, dopo una rapina ad un supermercato uccisero uno dei titolari.
La Corte d’Appello di Napoli ha confermato la condanna per i due carabinieri “infedeli”, ormai ex, che nel marzo del 2015 rapinarono un supermercato di Ottaviano e uccisero il proprietario Pasquale Prisco che li aveva inseguiti dopo il colpo. La sentenza è la stessa del processo di primo grado: “ergastolo”. Nei momenti successivi alla rapina la vittima, insieme ad alcuni parenti, inseguì i due fino alla strada statale 268 con la speranza di bloccarli. Aggrediti dai derubati, l’inseguimento terminò con una sparatoria da parte dei due “carabinieri rapinatori”. A rimanere ucciso Prisco con un colpo al ventre sparato da Nicchetto. I legali della difesa, nonostante la sentenza di primo grado, nel gennaio 2018 avanzarono l’ipotesi che il proiettile che aveva colpito la natica di Nicchetto, non appartenesse ai due carabinieri. Ma le perizie invece hanno stabilito che il proiettile era identico a quello che aveva ucciso il giovane di Ottaviano, quindi la decisione della Corte d’Appello di riconfermare la pena detentiva dell’ergastolo. Gli avvocati della parte civile Antonio Tomeo e Luca Capasso, rappresentanti della famiglia Prisco, si sono detti pienamente soddisfatti della sentenza.
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