venerdì 20 Settembre 2024
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Entusiasmo grinta passione, ovvero rugby da Briganti!!!!

Questi eventi, per spirito di squadra e sacrificio sono molto simili al gioco della mischia e del rugby. Ritengo pertanto che i giovani siano già mentalmente predisposti alla pratica di uno sport solidale e collettivo quale il rugby. Il candidato ideale è un giovane di età massima 30 anni con passato sportivo prevalentemente in pesistica, arti marziali, kick boxing, atletica, calcio, basket … insoddisfatto dei risultati conseguiti e desideroso di buttare il ‘cuore oltre l’ostacolo’ in un’avventura nuova ed avvincente.

Il nome BRIGANTI vuole rifarsi alla storia del nostro meridione bistrattato ed umiliato dai partiti del nord Italia. Secondo la storiografia classica i briganti erano bande di delinquenti avvezzi al malaffare. Noi invece vogliamo dare onore ad una generazione di nostri conterranei che dopo l’unità d’Italia raccolsero la protesta del popolo meridionale che si sentì derubata e tradita dal programma del re piemontese.

In esso spiccavano l’aumento di ben nove tasse, il servizio di leva per otto lunghi anni, smantellamento di industrie di eccellenza del sud, trasferite al nord, un impoverimento generale della popolazione.

Contro tutto ciò i briganti lottarono una vera guerra civile che durò circa quattro anni, affrontando con pochi mezzi ma con eroico vigore, un esercito di 120.000 piemontesi. Questi al comando del generale Cialdini si resero colpevoli di un terrorismo di stato con nefandezze, quali deportazione, rastrellamenti, uccisione di civili, incendi di interi paesi e il diritto di rappresaglia di nazista memoria. Queste storie furono in modo eccelso raccontate nel 1999 nel film “Li CHIAMARONO BRIGANTI” di Pasquale Squitieri.

“’O BRIGANTE ‘O EMIGRANTE” cantavano i nostri antenati. Nel periodo post-unitario a causa della povertà dilagante e delle mancate promesse iniziò la lunga fase migratoria che in circa trent’anni porto via dalle nostre terre circa otto milioni di povera gente. A 150 anni dall’unità d’Italia la realtà non è molto cambiata. Il nome ‘briganti’ quindi per non dimenticare, per fare un’opera di verità su una fase della nostra storia sconosciuta.

NESSUNO SPIRITO SECESSIONISTA, questo sia chiaro, ma vogliamo denunciare che una parte dei mali del sud sono stati creati anche dalle razzie che i piemontesi hanno compiuto sul nostro territorio, a cominciare dalle ricchezze auree del Banco di Napoli, primo vero obiettivo del progetto unitario di Cavour.

BRIGANTI DUNQUE PER NON DIMENTICARE, BRIGANTI PER DENUNCIARE, BRIGANTI PER COSTRUIRE UNA VERA ITALIA UNITA, PARTENDO DAI CAMPI Di GIOCO PER ARRIVARE AD UNA SOCIETA MIGLIORE, COSI COME ERA NELLO SPIRITO SINCERO Di ALCUNI EROI RISORGIMENTALI DEL NORD E SUD ITALIA.

A cura del prof. Luigi Rea – Briganti Rugby Project

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