venerdì 20 Settembre 2024
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Enam, “In Comune occuperemo più figure di quelle previste”

Pomigliano d’Arco. Scioperi, scadenze importanti, incontri sono gli elementi salienti alla base della vertenza Enam. Nuovi passi avanti si sono fatti nell’ultimo faccia a faccia tra sindacati e delegati del primo cittadino per discutere la situazione dei 37 lavoratori per i quali è stata avviata la procedura di mobilità. Un «tavolo» cui hanno preso parte il presidente del consiglio comunale Maurizio Caiazzo e l’assessore alle partecipate, Alessandro Izzo.
Nei giorni l’Amministrazione aveva annunciato che l’intento era quello di salvaguardare tutti i posti di lavoro con un “sacrificio” richiesto a tutti: lavoratori, Comune, cittadini. Il progetto iniziale prevedeva l’assunzione di 22 unità al Comune, 4 all’Asm ed 11 da riassorbire attraverso un contratto di solidarietà, ma pare che ora le cifre potrebbero positivamente aumentare. «Siamo entrati nei dettagli della nostra proposta – dice Caiazzo – che prevede la reinternalizzazione al Comune di alcuni servizi, e rifacendo i conti abbiamo costatato che il numero dei lavoratori da poter così impiegare è anche superiore alle nostre prime attese». E mentre i sindacati premono affinché l’Enam ritiri la procedura di mobilità, il presidente Caiazzo precisa: «C’è ovviamente qualche problema nel quantizzare il sacrificio in termini di ritocco degli stipendi per chi passerà dall’Enam al Comune con un contratto diverso, ma ora non dobbiamo legarci ai freddi numeri, una buona amministrazione deve fare i conti con la realtà». Intanto, gli addetti della società (che gestisce anche il servizio di igiene urbana) hanno annunciato lo sciopero dei lavoratori per il 13 dicembre. Prima di allora però l’amministrazione comunale ed i sindacati si incontreranno nuovamente per entrare ancora più nel merito, considerando che alcune procedure dovrebbero necessariamente essere attivate entro la mezzanotte del 31 dicembre 2010. «Ovviamente – aggiunge Caiazzo – non abbiamo parlato dell’annunciato sciopero, non ci sogneremmo mai, come amministrazione comunale, di interferire in un diritto dei lavoratori, ciascuno si assume le sue responsabilità».

La redazione

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