SAN GIORGIO A CREMANO. Il sindaco Giorgiano interviene sull’emergenza bullismo sul territorio, in seguito all’assalto a due giovani avvenuto lo scorso fine settimana nelle giostre di via Manzoni.Giorgiano: “Iniziative nelle nostre scuole contro il bullismo. La madre dei due ragazzi aggrediti alle giostre di via Manzoni sarà il nostro testimonial”.
“Se atti come questi accadono in una città tranquilla come San Giorgio a Cremano – spiega – vuol dire che la situazione sociale sta veramente degenerando. Per questo è necessario rilanciare la sfida educativa ed ho chiesto alla signora Officioso, madre coraggio simbolo di tutte le madri di San Giorgio a Cremano e della nostra regione, di diventare il testimonial di una nostra campagna contro il bullismo che prevedrà anche incontri nelle scuole. Il bullismo è una piaga sociale, come dimostra il caso del ragazzo napoletano ferito con un compressore. La signora ha accolto la mia proposta con grande sensibilità umana e spirito di collaborazione e sono sicuro che insieme faremo cose importanti”.
Il Sindaco chiarisce che “ancora una volta i sangiorgesi devono confrontarsi con episodi di criminalità posti in atto da persone che vengono da fuori territorio. Lo Stato deve fare di più, ma è evidente che, con i tagli decisi dagli ultimi governi, le forze dell’ordine mettono in campo quello che hanno a disposizione. Così, una città come la nostra viene spesso servita da una sola pattuglia della polizia e questo è intollerabile. In seguito a contatti avuti con la questura ho deciso di chiedere un incontro al Prefetto di Napoli per chiedergli un intervento immediato. Noi facciamo quello che possiamo: abbiamo attivato un sistema di videosorveglianza per il monitoraggio costante del territorio che finora ha dato buoni risultati e che è stato più volte utilizzato dalle forze dell’ordine per le loro indagini, ma è evidente che il Comune non può sostituirsi a Polizia di Stato e carabinieri”.
La madre dei due ragazzi ha espresso fiducia al primo cittadino sangiorgese ed ha mandato un chiaro messaggio agli aggressori, non ancora identificati, e alle loro famiglie: “Io ritengo responsabili i loro genitori. Non si curano dei propri figli, poi quando questi crescono e diventano dei delinquenti, li difendono dicendo che sono dei bravi ragazzi. Bravi ragazzi, invece, sono i miei figli, che studiano, si impegnano ogni giorno e non meritavano di finire all’ospedale senza alcuna ragione.”
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