MARIGLIANO. Sebastiano Sorrentino, classe 1945 decano della politica prima con la DC e poi col PD, dà la propria disponibilità a candidarsi a Marigliano. La città, travolta dallo tsunami giudiziario a pochi mesi dalle elezioni di settembre, ha visto finire in carcere per voto di scambio politico-mafioso il sindaco Antonio Carpino, già confermato per le prossime amministrive come candidato del centro sinistra.
Sebastiano Sorrentino, classe 1945 già consigliere regionale, moderato, ufficializza la propria disponibilità a candidarsi senza bandiere di partito, aggregando tutte le forze intenzionate a dare il proprio contributo per il bene comune. Sorrentino dichiara: “Ho riflettuto a lungo e sono stato dubbioso ma ho deciso di accogliere l’ invito che mi viene dalla gente scontenta. Tante incongruenze sono venute fuori nel PD mariglianese, cinque anni fa si stabilì che per la scelta del sindaco bisognava fare ricorso alle primarie, oggi questo criterio non è stato rispettato ma si è andati avanti, nel segno della continuità, con l’avvocato Carpino. I cittadini mi hanno fatto notare tutto questo ma io da democratico convinto non ho mai interferito. Mi è stato chiesto scusa anche dagli avversari politici che mi chiedevano una visione più aperta e superpartes con liste civiche per il bene della città. Troppo cemento ed interessi trasversali sembrano aver messo in ginocchio Marigliano. Ho dato la disponibiltà, quindi, per la mia candidatura, pur avendo una certa età ho l’obiettivo di fare qualcosa di buono per la cittadinanza, con una coalizione senza simboli che abbia a cuore solo ed esclusivamente il bene della collettività. La situazione giudiziaria gravissima che si e’ abbattuta sulla città mi vede attonito; la volontà della mia candidatura, già prima, era di smontare tutto questo apparato che si stava creando. Nessuno immaginava, pero’, lo tsunami che a breve avrebbe travolto il Comune. Oggi la verità è che si deve fare una pausa di riflessione e bisogna dialogare con tutte le forze politiche sane per poter scegliere democraticamente i candidati e vedere se esiste anche un’ altra persona, all’ infuori di me, che faccia gli interessi di Marigliano. Se esce un altro nome per il bene della città farò mille passi indietro. Un nome che ovviamente sia autorevole e di garanzia, non legato agli apparati deviati e corrotti e quindi ricattabile. Discontinuità con il passato, altrimenti non si va da nessuna parte. Mi auguro che il Comune non si sciolga per filtrazioni camorristiche, la città non merita questa onta e spero che tutto si risolva per il meglio. I cittadini mi vogliono bene e io voglio bene a loro. Io ci sono”.
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