OTTAVIANO. “La forza mite” o “l’irruenza”, la “riflessività” o l’impulsività, quali sono le doti che dovrebbe avere un buon sindaco? Non saremo noi a stabilirlo né tantomeno a suggerirvelo certo ad Ottaviano i cittadini potrebbero trovarsi a scegliere tra due candidati a sindaco totalmente opposti.
Proprio in queste ore le doti caratteriali del sindaco Luca Capasso e del leader dell’Opposizione Andrea Nocerino sono venute fuori, per gli osservatori poco attenti che non se ne fossero accorti finora, anche sui social.
Prima un post in cui Capasso ammetteva la sua “aggressione” ad un assessore, le dimissioni e la lettera dura di quest’ultimo e poi il post improvviso e inaspettato con cui l’attuale primo cittadino comunicava la sua decisione “irrevocabile” di non volersi ricandidare ad occupare lo scranno più alto del palazzo comunale.
Dall’altro il silenzio di Nocerino, chiunque altro al posto suo avrebbe approfittato per affondare il colpo sulle esasperazioni emerse in seno alla maggioranza, chiunque, ma non lui che non ha perso il suo celebre aplomb nemmeno nel maggio del 2016 quando un fake annunciò la sua morte su Facebook.
I fake, questi utenti che usano scrivere falsificando la propria identità, la stanno facendo da padroni in queste ore diffondendo (tra questi però ci sono anche cittadini reali e coraggiosi che non hanno timore di esporsi con nome e cognome) l’hashtag #insiemeconluca per giustificare l’eventuale ripensamento da parte di Capasso. Stando alle voci di corridoio, infatti, il primo cittadino non avrebbe dato molto peso al termine “irrevocabile” e starebbe pensando alla candidatura, nonostante il “caso Sciesa”, nonostante il chiacchiericcio politico che racconta di un litigio pieno di epiteti irripetibili tra Capasso e il consigliere Nando Federico, nonostante la voglia di “indipendenza” (mai nascosta) dei consiglieri Giorgio Marigliano e Vincenzo Caldarelli (o la sua famiglia, la cognata è proprio un assessore di Capasso ruolo che in passato con altre Amministrazioni ha rivestito anche il marito).
Resta, quindi, soltanto attendere per capire cosa deciderà e se userà “il volere” dei cittadini come giustificazione.
Dall’altra parte dicevamo c’è Nocerino che ormai sembra pronto a rompere gli indugi.
A farlo in maniera diretta è il consigliere comunale Emanuele Ragosta che gli ha dedicato su Facebook un post lungo e interessante che cita la “forze mite” di Nocerino, uno slogan che ricorda tempi passati e che rammenteranno soprattutto gli amanti della politica estera: il “«La force tranquille», usata dal socialista François Mitterrand nelle elezioni presidenziali del 10 maggio 1981. In quella che gli esperti hanno definito “la campagna elettorale perfetta” che fu ideata e seguita dallo spin doctor Jacques Séguéla.
“C’è tanto lavoro da fare”, scrive Ragosta, “C’è tanto lavoro da fare per ogni ottavianese che è ancora in cerca di un buon impiego; per ogni bambino di Ottaviano (perché è per i nostri bambini che si fa politica sul serio) che ha bisogno di spazi in cui giocare o di giardini curati; per ogni ottavianese in difficoltà che ha bisogno di mezzi di sostegno per uscire dalla povertà; per ogni studente che ha bisogno di una risposta per il proprio futuro; per ogni famiglia che chiede più sicurezza e più servizi. Occorre fare di più per rendere le nostre strade più sicure e le nostre notti più tranquille. Occorre lavorare per lasciare un Paese migliore, più sostenibile e coraggioso, per la prossima generazione. Questo lavoro prevede una scelta importante il prossimo 10 giugno. Credo di non sbagliare se dico che non sarà una elezione come le altre. Non è solo una scelta tra partiti e politiche diverse. Si tratta di una scelta fondamentale. Si tratta di scegliere tra persone reali e contatti fake; tra il costruire e le offese; tra le proposte e la polemica; tra il passato e il futuro; tra speranza e paura; tra progetti seri e promesse mancate. Per cinque anni Andrea Nocerino in consiglio comunale ha portato avanti le istanze degli ottavianesi; quelli che lo avevano votato ma anche quelli che non lo avevano votato. E lo ha fatto perché sapeva bene che in gioco c’era qualcosa di più grande. C’era il futuro della nostra città. Per cinque anni, quale consigliere comunale di minoranza del suo gruppo politico, ho goduto della sua intelligenza, del suo giudizio, della sua educazione, del suo rispetto e della sua disciplina da una posizione privilegiata. E in questo tempo mi sono reso conto che la sua incredibile etica del lavoro come consigliere di opposizione non è stata dettata dal desiderio di attirare lodi o attenzioni o like qui su Facebook. Perché Andrea fa politica per tutti coloro che hanno bisogno di una guida. E ho inoltre capito che in tutti questi anni non ha mai dimenticato per chi si stava battendo: gli ottavianesi.
Ora Andrea ha progetti concreti per cambiare Ottaviano. Ha progetti concreti per dissipare le preoccupazioni di quanti, quotidianamente, ci scrivono, denunciando problemi e questioni reali. Di quanti, persone reali e vere, vengono a parlarci di persona. Ha idee precise per investire i fondi comunali, regionali ed europei. Per aiutare le famiglie ottavianesi. Per cambiare il nostro paese e renderlo un paese a misura di bambino. Sono queste le cose che fa un leader. Un leader con piani concreti per rilanciare la città ed estendere la sfera delle opportunità ad ogni singolo ottavianese. E queste cose vuol farle con le persone che, numerose, in queste ore stanno aderendo al suo progetto.. Non politici di professione. Ma persone normali ed equilibrate. Perché la politica è per persone normali. Persone che, prima ancora che candidati e futuri amministratori, sono donne e uomini portatori sani di entusiasmo, di valori e passione. E lo sta facendo con serenità. Calma. Gioia. Tenendo in grande considerazione le opinioni di tutti e dove tutti, nessuno escluso, saranno valorizzati. Ottaviano non è mai stata ciò che una persona dice che farà per noi, ma ciò che può essere fatto da noi, insieme, attraverso un lavoro duro e lento. La strada che ci attende è lunga… ma con la forza mite di chi non si ferma e non molla mai, tutti insieme potremo cambiare Ottaviano”.
A sorpresa la replica di Nocerino che sembra finalmente deciso ad avviare pubblicamente la sua campagna elettorale.
“Abbiamo lavorato in 5 anni, spesso in silenzio, convinti che le azioni fossero più importanti delle parole. Oggi però è giunto il tempo di agire e dirvi in maniera chiara come vogliamo farlo”, commenta l’esponente dell’Opposizione al post del suo consigliere, “Ringrazio per questo Emanuele Ragosta che si è dimostrato un valido e competente consigliere comunale che ha “rotto il ghiaccio” parlando del progetto che stiamo mettendo in campo. Donne e uomini portatori sani di entusiasmo, di valori e passione”, che stanno agendo con “serenità. Calma. Gioia”. Per me e per le persone che credono in questo progetto, è importante l’opinione di tutti, è fondamentale l’apporto della collettività. Pronti a lavorare per il bene della nostra amata Ottaviano”.
A questo punto, riuscirà Capasso a convincere gli ottavianesi di averci ripensato “a fin di bene”, o sarà scalzato da quelli che scalpitano dietro di lui per ottenere la sua leadership? O al contrario avrà la meglio Nocerino che punta a “tranquillizzare” gli ottavianesi e ad esprimere “la stessa forza e solidità” sua e della sua coalizione come fece Mitterrand?
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