domenica 22 Settembre 2024
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Ed il governo liberalizza i fanghi tossici, che potrebbero finire anche a Tufino…

Già con la legge 123/2008 che converte il decreto 90/2008 fu legalizzato lo smaltimento di rifiuti tossici in discariche non adibite a tale scopo, esclusivamente per la Campania (quindi incostituzionalmente, per giunta – qui i dettagli: http://bit.ly/decreto-90-rifiuti-tossici-campania).

Agli imprenditori nel business dei rifiuti serviva “valorizzare economicamente” quelli che per loro erano scarti? Presto fatto, ci pensa super Monti. Anche perché non si poteva più tollerare che gli unici imprenditori a poter valorizzare i loro scarti fossero i petrolieri, grazie ai proventi CIP6, no?

In una nota su Facebook, infatti, il segretario nazionale dei Verdi Angelo Bonelli scrive che: Con l’art.48 si consente che i fanghi e i materiali provenienti dai siti di interesse nazionale da bonificare perché altamente inquinati possono essere riutilizzati come materiale di recupero. In sintesi materiali che hanno alte presenze nocive come mercurio, cadmio, diossine.

Pensate che a Porto Marghera nei fondali vi sono solventi organici aromatici, cloroformio, tetracloruro di carbonio, dicloroetano, tricloroetilene, percloroetilene, bromoformio ecc … Si capisce che la norma è stata scritta per compiacere operatori del settore … l’obiettivo chiaro è poter valorizzare economicamente i sedimenti dragati altamente inquinati che si trovano nei siti di interesse nazionale, aree che è la stessa legge a definire inquinate.

Quindi l’obiettivo è quello di creare un business e di fare in modo che i sedimenti dragati siano assimilabili a meteriali di recupero secondo quanto previsto dal DM 5 febbraio 1998.

La nota prosegue con il testo della legge incriminata.
Ed a testimonianza dei risvolti tragici di questa norma, Ecoblog fa notare come essa renda legali gli interramenti sotto l’autostrada Brescia-Bergamo-Milano, per i quali sono agli arresti alti funzionari della regione Lombardia.
Scritto da Fabio Alemagna in: Denunce – Tag:ambiente, cip6, inquinamento.

Dichiarazioni di Gennaro Esposito Fed. Assocampaniafelix: “Se fosse cosi’ questi fanghi carichi di sostanze altamente pericolose, come per il biostabilizzato dei RSU, potrebbe finire nelle cave del nolano e nel Biodigestore di Tufino. Chi ci guadagna? I gestori del dragaggio dei siti inquinati, i camorristi che trasportano i fanghi in tutta Italia, i gestori del biodogestore, i gestori delle cave e… i sindaci ospitanti gli impianti. Che bella prospettiva!” – (G. Esposito, Fed. Assocampaniafelix)

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